Il bicarbonato ci salverà

I trucchi per le pulizie di casa si tramandano di generazione in generazione (e tra l’altro sono un buon viatico per superare i momenti più difficili).

Di laRegione

Lo sgrassatore da cucina sulle macchie, il perborato di sodio nella lavastoviglie, l’aceto per pulire la lavatrice. Non dimentichiamo, inoltre, che le piadine, appena cotte, vanno avvolte in un canovaccio di tela grezza (meglio se ricavato dalle vecchie lenzuola della dote della nonna) per mantenere al meglio il calore e la croccantezza. 
Coltelli a punta in giù in lavastoviglie, uova in frigo anche se non sarebbe necessario («non saprei dove altro metterle!»), carta igienica che si infila nel portarotolo solo con il lembo iniziato rivolto verso l’alto, perché non penzoli. L’albume dell’uovo non si butta mai, c’è sempre un dolce in cui può essere riutilizzato. Ricordo ancora come un pericoloso momento di emancipazione quel giorno in cui per la prima volta ho buttato un albume d’uovo. Credo di essere l’unica in famiglia ad averlo mai fatto. L’antitarme nell’armadio si cambia due volte l’anno e si compra solo quello che compra la mamma, anche se ogni bustina costa quanto un maglione nuovo. 

Riti di passaggio
Il passaggio all’età adulta è possedere il «Folletto». La madre, quando esegue il periodico upgrade al modello più nuovo, passa il vecchio in un altro piano della casa. Sono orgogliosa di appartenere a una famiglia che non ha mai rottamato un «Folletto». L’esemplare degli anni Ottanta che mi ha visto nascere oggi svolge un onesto e adeguato servizio nel garage di casa dei miei. Io ho un’amica che ha comprato il «Dyson» e la guardo peggio di un piatto di pasta in fase low carb
Non posso infine dimenticare, nel patrimonio genetico di cura della casa che la nostra famiglia ci ha trasmesso, altri importantissimi princìpi. Il più importante dei quali riguarda il bicarbonato. Le bambine hanno un bruciore al sedere? Lavaggi con bicarbonato. La lavastoviglie fa cattivo odore? Bicarbonato e aceto. La bistecchiera costata un occhio della testa resta sempre unta e bisunta? Una notte a mollo con bicarbonato e aceto e la mattina dopo sei felice come le signore della pubblicità degli anni Ottanta. Le macchie di calcare nella bottiglia spariscono con l’aceto e il bicarbonato. Il bicarbonato fa anche splendere i capelli – sono sicura che neppure voi l’avete mai provato ma non avete motivi per dubitarne – e consente ai dolci di lievitare felicemente. 
Il potere salvifico del bicarbonato è vicino solo a quello di acqua e zucchero per i bruciori di stomaco. Mia nonna la prescriveva sempre prima di dare l’ordine definitivo: vai a letto. Dormendo tutto passa e si sopporta. E credo di averlo imparato perfettamente. Dormendo, ovviamente, in lenzuola sbiancate dal bicarbonato. 

Di detersivi e nuovi inizi 
Sulla mia strada ho incontrato tante adepte del bicarbonato ed è a loro che ho scritto quando ho incontrato la regina di quelle che non vorrei chiamare fissazioni, bensì solide credenze: Britt-Marie. È lei la protagonista del romanzo Britt-Marie è stata qui di Fredrik Backman (Mondadori, 2017), storia di una signora poco sopra i 60 anni che ha passato tutta la vita a pulire («ciò che fa sempre nelle situazioni più difficili») e un giorno scopre che il marito tanto amato non è quello che credeva. 
Ricomincia da zero, trovando lavoro (per la prima volta in vita sua) in una città alla deriva. Una città in cui non si trova il Faxin, unico detersivo in grado di pulire i vetri come solo vanno puliti: perfettamente. In difficoltà, ma non vinta, Britt-Marie rimedia con il bicarbonato. Va tutto bene. Britt-Marie riuscirà a trovare il Faxin e la sua vita cambierà in maniera inaspettata. E a portarla a mettere in discussione le tesi perfette che ha sempre sostenuto: «È difficile dire quando nasce l’amore. Ci si sveglia un giorno all’improvviso ed è sbocciato. Succede lo stesso quando appassisce, di colpo un giorno è troppo tardi. In questo senso l’amore ha molto in comune con le piante da balcone: a volte nemmeno il bicarbonato può nulla».

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