Piora. Un alpe, una valle, una storia
Un libro di recente pubblicazione raccoglie i personaggi, le storie, le tradizioni e le conoscenze di un territorio unico e meraviglioso.
Di Cristina Pinho / ALESI
Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, disponibile anche nelle cassette di 20 Minuti per tutto il fine settimana.
Un nome dall’aura evocativa, e uno zoom all’indietro per coglierne le molteplici sfaccettature: questo è ‘Piora. Un alpe, una valle, una storia’ (Salvioni Edizioni), un’opera corale nata dall’impegno di una ventina di autori che si sono occupati di un ampio ventaglio di ambiti legati a tale microcosmo. Si tratta di storici, scienziati, giornalisti, fotografi, tecnici e studenti, capaci nei loro contributi di trasmettere con passione i risultati delle proprie ricerche.
Per iniziare c’è la storia: si parte dal 1227, anno della ripartizione dei diritti di sfruttamento degli alpi della Leventina, e si arriva ai giorni nostri, percorrendo le varie tappe dell’attività agropastorale tuttora di primaria importanza per la valle e l’eccellenza del suo formaggio. Nel cuore del volume troviamo un album di ritratti nati da una serie di incontri: uomini e donne che sono l’anima dell’alpe – il casaro, la pastora, la cuoca – tratteggiati con partecipazione, sensibilità e ironia, colti nelle sfumature e nei silenzi, lasciando intuire l’ulteriorità delle loro esistenze. Vengono sondati i terreni dei ricordi d’infanzia (gli odori di piante e di rustico, le merende con limonata e vino, le lacrime lontano da casa, l’incanto della neve); i ritmi di una quotidianità fatta di salite irte e faticose, di risvegli all’alba, ma piena di fascino remoto e della sensazione di realizzazione; i passi sui crinali delle relazioni, accanto agli abissi e alle orme lasciate da chi non c’è più. Emergono caratteri e storie diversi accomunati da impegno, fatica, cura e dedizione, a sancire lo spirito di un lavoro solitario e collettivo svolto con lo sguardo puntato verso un medesimo orizzonte, quello di «portare una tradizione secolare al centro del futuro».
Attraversando le stagioni
Piora, col suo Centro di biologia alpina, è anche un laboratorio grazie alla varietà geologica, alla biodiversità della flora, ai numerosi laghetti. Affascinanti aspetti naturalistici – trattati in queste pagine con piglio divulgativo – che oltre alla bellezza del paesaggio contribuiscono alla qualità dei prodotti che vi hanno origine. Ulteriori approfondimenti conducono in un viaggio di scoperta nei meandri della valle: si va dai versi di aquile e marmotte bianche, a quelli nostalgici della poetessa di Ambrì; dalla storia della diga e della funicolare, fino alle slitte dirette alla birreria di Piotta con il ghiaccio tagliato dal Ritom. Ci sono anche le visite di Nietzsche ed Einstein, notizie e aneddoti apparsi sulla stampa, un manuale di degustazione del formaggio e altro ancora.
A chiudere si trova il reportage di una scolaresca elementare con resoconti, foto, disegni e poesie, per vedere anche dalla prospettiva curiosa e incantata dei bambini i contorni del mondo di Piora. Pregevoli sono la stampa e le immagini, con dossier fotografici a fare da intermezzi e sostenere il ritmo di questo ricchissimo libro a carattere documentario: cartoline promozionali; foto d’epoca a testimonianza di tecniche e gesti antichi; operai in posa nei cantieri; turisti facoltosi davanti all’albergo locale. E ovviamente spettacolari vedute colte nel costante mutamento di tempo e stagioni, dal brulicare di vita tra il verde e blu estivo, alla quieta sospensione sotto la coltre invernale che ammanta ogni cosa.
Per informazioni e ordinazioni del libro (pp. 304, CHF 45.-): SalvioniEdizioni, Via Ghiringhelli, 6500 Bellinzona: tel. 091 821 11 11; libri@salvioni.ch