Palla al centro, Andrea Siviero si racconta

Due lauree e un dottorato, una carriera professionale al Fondo monetario internazionale, alla Segreteria di Stato dell’economia… e tanto basket

Di Gino Driussi

Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato a laRegione

Nato a Lugano nel 1965, Siviero ha studiato all’Università di Neuchâtel, dove ha ottenuto la laurea in economia politica, quella in management e il dottorato in economia nel 1994. Dal 2003 ha lavorato successivamente al Fondo monetario internazionale a Washington, alla Segreteria di Stato dell’economia, alla Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali e alla Banca nazionale svizzera. Dal 2020 è investment strategist alla Ethenea Independent Investors, società di asset management. Nel basket ha debuttato come giocatore nel 1983 nell’Union Neuchâtel, poi ha portato i colori dell’Olympic Friburgo, del Bellinzona e del Lugano, per concludere la sua carriera di nuovo a Neuchâtel nel 2003. Ha disputato diverse edizioni delle Coppe europee ed è stato capitano della Nazionale svizzera alle Universiadi del 1993 a Buffalo. È stato presidente del club neocastellano dal 2010 al 2023 e lo scorso 9 dicembre è stato eletto alla testa di Swiss Basketball, la Federazione svizzera di pallacanestro. Divorziato, è padre di 4 figli. Vive a Berna dal 2010 con la compagna Joanna.

Per un ex giocatore, arrivare ai vertici della propria federazione nazionale è sicuramente motivo di grandissima soddisfazione. È quello che è accaduto ad Andrea Siviero, recentemente eletto nuovo presidente di Swiss Basketball. “Per me è sicuramente un grande onore, ma anche una bella responsabilità. So che mi aspetta tanto lavoro per rappresentare il basket nel migliore dei modi, per consolidarne lo sviluppo e per farlo progredire. Ma sono pronto per questo impegno”.

All’origine di tutto ciò c’è un campetto da basket, quello delle scuole elementari di Cassarate. “Era sotto casa mia, avevo 8-9 anni. Abitavo in via del Tiglio e durante le pause e alla fine delle lezioni, con i compagni passavo tutto il tempo a giocare a pallacanestro. Inoltre andavamo a vedere le partite della Federale, del Viganello e del Pregassona, squadre che all’epoca erano molto forti. E poi sugli schermi televisivi si incominciavano a vedere alcune partite della NBA e così piano piano è cresciuta in me la passione per questo sport”. Una passione tramutatasi poi in una vera e propria attività agonistica. “A 18 anni ho lasciato il Ticino per andare a studiare economia all’Università di Neuchâtel. Ho incominciato a giocare nel 1983 negli juniores della squadra locale, l’Union, e contemporaneamente in Serie B, poi due anni dopo è arrivata la chiamata dall’Olympic di Friburgo, fresco campione svizzero, dove sono rimasto per cinque stagioni prima di tornare a Neuchâtel per ulteriori due anni”.

Il ritorno in Ticino

Con in tasca due lauree e un dottorato, Andrea Siviero torna in Ticino, dove disputa il campionato 1992-1993 e vince il titolo nazionale e la Coppa Svizzera con il grande Bellinzona del presidente Sergio Ponzio e dell’allenatore Joe Whelton. Poi, dal 1993 al 1998 lo troviamo nel Lugano. “Sono stati anni di grandissime soddisfazioni. Indipendentemente dai risultati – peraltro ottimi –, sono state per me occasioni per progredire nel basket, per fare tante conoscenze, nuove amicizie, vedere realtà diverse, in particolare nelle competizioni europee, che mi hanno insegnato molto e dove non abbiamo mai sfigurato”.

Nel contempo, c’è anche la Nazionale svizzera e qui il ricordo più bello non può che andare alle Universiadi del 1993 a Buffalo, negli Stati Uniti, dove si piazzò al quindicesimo posto su 22 squadre. “Non solo ero il capitano della squadra, ma ebbi anche l’onore di essere il portabandiera della delegazione rossocrociata alla cerimonia di apertura, davanti a 90mila spettatori nello stadio della città, quindi grandissime emozioni. Ed è bello che con molti compagni di quella squadra sono rimasto ancora in contatto”.

Al Fondo monetario internazionale

La carriera di giocatore di Andrea Siviero si è conclusa nel 2003, proprio nel club che lo aveva lanciato, l’Union Neuchâtel, dove lo ritroveremo poi presidente per ben 13 anni, a partire dal 2010. Ma nel 2003 arriva una svolta importantissima nella sua carriera professionale: la prestigiosa chiamata al Fondo monetario internazionale, a Washington, dove rimarrà per cinque anni. “Questo ha richiesto molto lavoro, un grande impegno e non è certo mancato lo stress. Tra l’altro, mi sono trovato negli Stati Uniti proprio durante la crisi finanziaria globale, con tutte le conseguenze che questo ha comportato”. Tra gli incarichi più importanti che ha ricoperto al suo ritorno da Washington, da segnalare sicuramente quello di capo dell’analisi dei mercati finanziari, che lo ha portato a svolgere un ruolo primario nei negoziati fiscali e monetari bilaterali con l’Italia, l’Inghilterra e la Germania al Dipartimento federale delle finanze e poi, alla Banca nazionale, di direttore e capo della cooperazione monetaria internazionale. Tutte queste responsabilità non gli hanno impedito però di continuare a dedicarsi anche al basket. “Organizzandomi bene e con non pochi sacrifici, sono riuscito – sin da studente – ad abbinare le due cose. È sicuramente fattibile, ma evidentemente ci vogliono molto impegno e una certa flessibilità”.


© Keystone
Con il Neuchâtel alla semifinale di playoff dell’anno scorso

Una strategia chiara

Andrea Siviero entrerà in carica come nuovo presidente di Swiss Basketball soltanto il prossimo giugno, ma è già al lavoro e ha le idee molto chiare. “Innanzitutto, si tratta di ridare un’immagine positiva al basket svizzero, immagine che ha sofferto molto negli ultimi tempi a causa di attacchi e accuse, a volte anche eccessivi, volti a generare un cambiamento ai vertici attuali. Il mio programma comporta essenzialmente tre elementi, tutti abbastanza urgenti, ma con orizzonti temporali diversi. Detto dell’immagine, che necessita sicuramente di una riforma, dobbiamo anche mettere mano all’organizzazione interna del nostro segretariato generale per avere uno strumento di lavoro che sia il più efficiente possibile. Poi c’è una seconda fase, quella del rafforzamento, che vuol dire fare meglio quello che si sta già facendo, a livello tecnico, di formazione e di politiche sportive. Non si tratta di una rivoluzione, ma di proseguire e rinforzare il lavoro svolto nel passato. Infine, bisogna sviluppare una visione strategica a medio-lungo termine che coinvolga tutti i protagonisti della comunità del basket svizzero. Affideremo questo compito a una società esterna che ha già fatto questa esperienza in Paesi esteri. L’idea è di lanciare una dinamica positiva, che possa creare una vera e propria economia del basket e generare dei redditi, ciò che attualmente manca totalmente”.

Insomma, Andrea Siviero sembra proprio essere l’uomo giusto al posto giusto. E allora non si può che augurargli pieno successo in un’impresa che si annuncia sicuramente ardua, mentre si staglia già all’orizzonte un evento di grande interesse e di sicuro prestigio: la Coppa del mondo Under 19, che si disputerà a Losanna dal 28 giugno al 6 luglio 2025.

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