‘Gas a martello’ (tanto son tamarro)

Sono spesso giovani e vogliono trasgredire. Ok, ma certe cose oggi è meglio farle in un circuito automobilistico

Di Redazione/T7

Pubblichiamo l’editoriale apparso su Ticino7, allegato a laRegione.

Quando, decenni fa, ai lati del rettifilo fra Camorino e Cadenazzo c’era poco o nulla, gli allora ventenni scorrazzavano a tutta velocità per provare ebbrezze da pilota e testare le ultime modifiche apportate ad auto e moto. Ma altrove si faceva pure di peggio, anche perché i controlli erano blandi, ci si conosceva tutti (agenti-genitori-figli-vicini di casa) e le normative erano assai più elastiche, per esempio rispetto alle modifiche dei veicoli. Oggi, giustamente e in nome della sicurezza, la strada non è più una giungla; peccato che la testa di alcuni conducenti (non solo giovanissimi, va detto) continui ad assomigliare più a una Playstation, dove accelerare e sgommare è una priorità… Nemmeno servissero grandi abilità nel pigiare sul gas e compiere cambi di marcia fulminei (tanto ci pensa l’elettronica a farti fare il fenomeno), con l’inevitabile baccanale di marmitte spara petardi e ruote urlanti. Al tema – più complesso e sfaccettato di quel che si pensi – dedichiamo l’approfondimento; un fenomeno non nuovo (vedi sotto) e diffuso ovunque – nella vicina Italia così come Oltre Gottardo e in Ticino – ma che oggi, in un territorio sempre più urbanizzato, popolato e densificato, non può più essere né tollerato, né giustificato.

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