Note (apparentemente) stonate
La diversità è la vera forza delle comunità più unite. Prendete Obelix e i Galli, per esempio…
Di Giancarlo Fornasier
Pubblichiamo l’editoriale apparso su Ticino7, allegato settimanale de laRegione
Di tutti i personaggi presenti nella serie di Asterix, il ‘bardo del villaggio’ noto come Assurancetourix è tra i meno decifrabili. Un nome che letto così dice poco; quelli proposti da inglesi e americani (Cacofonix e Malacoustix) già ci portano sulla giusta strada. Assurancetourix dovrebbe allietare tutti con suadenti doti canore ed eccellenze strumentali, ma gli effetti creati dalla sua inesistente intonazione e dall’incapacità di suonare la lira, la cornamusa e le percussioni non solo infastidiscono, ma possono portare alla formazione improvvisa di temporaloni e calamità naturali. Eppure, nella sua apparente inutilità, anche lui trova posto nel libero e geniale villaggio celtico. Alto, biondo e curato, Assurancetourix ha modi raffinati e distinti, l’opposto di quanto riesce a partorire con la voce. Ma i maestri francesi Goscinny e Uderzo non hanno improvvisato col nome: Assurancetourix è un gioco dal sapore latino dell’espressione “assurance tous risques” (rubata a sua volta dalle polizze assicurative auto). Il nostro gioioso bardo è dunque colui che ti può togliere dai guai e la sua presenza è forse il prezzo – costoso e in qualche modo indigesto – necessario per essere ‘protetti’ quando le cose non girano per il verso giusto. Un diverso senza doti (apparenti), ma del quale la comunità non può fare a meno. Un bel messaggio d’integrazione e di convivenza, anche se poi finisce il più delle volte legato e imbavagliato a un albero quando c’è da festeggiare. Valli a capire, ’sti Galli.