È tutto pieno, grazie

‘Meno traffico e più verde’. Parole sante, ma a questo punto servirebbe il mago Fantasios.

Di Giancarlo Fornasier

Pubblichiamo l’editoriale apparso venerdì su Ticino7, allegato a laRegione.

Avere paesi e città più vivibili è un proclama vecchio come il mondo e nell’agenda di tutti i partiti (il contrario non funzionerebbe, questione di buon senso). Nei fatti si continua a riempire. Basta guardare oltre il finestrino di un treno in transito tra Airolo e Chiasso, o sul sedile di un bus che avanza a singhiozzo. Che poi “evolvere” va benissimo, il problema è come si cambia.
Giovanni porta a spasso il suo fedele cane Osvaldo almeno quattro volte al giorno. Si muove a piedi, sovente anche sul mezzogiorno. Dalle sue parti sino a 4-5 anni fa prati e zone verdi non mancavano: oggi di buchi ne sono rimasti pochi. Dietro casa sua hanno costruito una striscia di cemento alta 7 metri e lunga 100. Dentro abitano 14 famiglie, in quelle che dovrebbero essere delle abitazioni a schiera (nei fatti assomigliano a piccoli loculi vetrati sui due lati). Per giocare i bambini si ritrovano sulla striscia d’asfalto che fa da accesso e posteggio. Tanto stretta che ogni tanto qualcuno litiga coi muretti, e con quasi due macchine per famiglia il viavai è garantito. Di parchi pubblici nella zona non ne esistono. Meno traffico e più verde? È una splendida idea; bisognerebbe capire se ha una data di scadenza.

 

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