Un tipaccio con le frecce spuntate

Girano voci che causa pandemia questʼanno Cupido colpirà molto meno. E forse è meglio così, visti i tempi.

Di Giancarlo Fornasier

Pubblichiamo l’editoriale apparso sabato su Ticino7, allegato a laRegione.

Voglio vedere voi a provare uno sconfinato sentimento d’amore (o sarà solo un’ondata ormonale, chissà) verso qualcuno. Volersi dichiarare proprio il giorno degli innamorati e trovarsi a guardare negli occhi una mascherina chirurgica. A debita distanza, poi. E no, dai…
Mai come in questi giorni serve coraggio e molta pazienza per vivere certe cose; il rischio è di finire in quarantena perché hai osato troppo, e la lei o il lui non hanno resistito alle raccomandazioni sanitarie. Se all’appuntamento galante non porti un tampone negativo, allora ti devi fidare sulla parola. Sì, ma chi ci pensa ai tuoi genitori, ai nonni, ai nipotini, alle zie attempate? Chi ci pensa? Vorrai mica mettere tutti nei casini per un San Valentino azzoppato?
A Bellinzona ci stanno provando con le fotografie giganti a inghiottire il boccone amaro del Carnevale che non c’è. E già temo che domenica mattina ci troveremo tv e portali pieni di gente in giro che si bacia con la mascherina. Sarebbe come accarezzare il proprio gatto con un guanto da giardiniere: un bel gesto, ma è un’altra cosa.

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