Una volta è per sempre
L’amore non ha età, e a cascarci sono (quasi) sempre gli uomini
Di laRegione
All’amico vicino ai cinquanta piovono complimenti e pacche sulle spalle: ha perso la testa per un’aitante giovanotta, castana e fresca di Bachelor. Si sono visti al lavoro: lei è impegnata in uno stage (pagato, per una volta) e a detta di lui si sarebbe pure «molto innamorata». Perdutamente. Separato lui, single lei. Tutto gira. Anche i segni zodiacali e le quadrature astrali giocano a favore dei piccioncini. Il suo racconto davanti ai quattro amiconi pare il sogno di ogni uomo (libero e non).
Ma i dubbi sono leciti: che ci trova una giovanissima donna uscita dall’università e un discreto bagaglio di esperienze con coetanei maschietti in un seppur prestante quadro aziendale? Forse una figura paterna? Forse il desiderio di provare nuove emozioni? Forse il vero amore? Forse un contratto di lavoro?
Non tutti nel gruppetto di amici rapiti dalle proiezioni telefoniche di lei che sorride paiono convinti del racconto. «A cinquant’anni quello che ti serve è una buona dose di pragmatismo…», spara Luigi nascosto dietro alla sua birretta. L’uscita spezza l’estasi figlia delle più classiche fantasie maschili dai piedi d’argilla. Il neo Romeo alza lo sguardo alla ricerca del senso perduto di quell’epitaffio: «Ma non ho nulla da perdere, mica la devo sposare!?». L’altro non commenta e si rimette col naso nel bicchiere. Lo guardo. Ha ragione. La legge del libero accoppiamento applicata all’uomo e alla donna è tra le meno riuscite del creato. Si sa.
PS: promemoria per il prossimo Natale: «Regalare all’amico una copia di Educazione sentimentale». Nella speranza che Flaubert ci metta una pezza prima della Natività.