Da Tina a Mida: storie di donne ‘combattenti’

Di Red.Ticino7

La prima parte della sua vita, Tina Turner la trascorre con il suo nome di battesimo, Anne Mae Bullock, a Nutbush nel Tennessee, ma già a dieci anni, per la separazione dei genitori, si trasferisce a St. Louis dalla nonna. L’unica cosa che la rincuora è cantare la domenica mattina nel coro della chiesa. Con una consapevolezza già chiara: “Non ho mai avuto paura di cantare o del palcoscenico. Sentivo che la musica correva dentro di me. Il mio dono era la voce e io sapevo come usarla”. Ha sempre detto e raccontato poi, nelle sue biografie, di non essersi mai sentita amata da sua madre, che non voleva un’altra figlia da un marito violento… Una storia, quella di Tina, tanto luminosa quanto dolorosa: ce la racconta Sergio Mancinelli in una nuova puntata del suo “Di tutto un pop” (da leggere e da ascoltare).
Mida Fah Jaiman è nata il primo dicembre del 2002 a Mendrisio da madre thailandese. All’età di due anni è stata data in affido alla famiglia di Renzo e Roberta Venturini, di Catto, con la quale vive tuttora. Dal 2017 al 2021 ha frequentato la Scuola professionale per sportivi d’élite di Tenero. In seguito è stata assunta come apprendista di commercio dalla Valbianca Sa. Ha gareggiato per la Thailandia nello sci alpino ai Giochi olimpici invernali del 2022 a Pechino e quest’anno ai Campionati del mondo di Courchevel Méribel, in Francia. Impegno e talento per una giovane donna che sa il fatto suo.
Giornalmente giungono drammatici aggiornamenti su quanto sta succedendo in Sudan, uno dei molti teatri di guerra (ai quali non dovremmo comunque mai abituarci). Non tutti sanno che nel Paese africano opera una missione archeologica svizzera, avviata dall’Università di Ginevra diversi decenni or sono sul sito di Kerma, nell’antica Nubia, vasta regione a cavallo tra Egitto e Sudan…
Per tutto il resto, se vi va, procuratevi l’ultima uscita di Ticino7, come tutti i sabati allegato a laRegione. Buona lettura.

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