S’ode una voce cristallina: è l’allodola

Ha ispirato molti scrittori e poeti, caratteristico è il suo canto mattutino prima del sorgere del sole

Di Chiara Piccaluga, in collaborazione con Ficedula

Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato a laRegione

Il suo nome latino è Alauda arvensis ed è un piccolo volatile delle campagne riconoscibile per il suo particolare canto e la voce cristallina. Da Dante a Shakespeare, ha ispirato molti scrittori e poeti, sarà per quella voce…

L’allodola è caratterizzata da un piumaggio di colore marrone leggermente striato di nero nella parte superiore, più chiaro in quella inferiore, nonché da un piccolo ciuffo erettile che mostra solo se allarmata. Possiede una corta coda e larghe ali corte bordate di bianco ben visibili durante i voli nuziali. È un uccello gregario e forma piccoli stormi, ama portarsi in volo a qualche centinaio di metri di altezza per poi ritornare verso terra ad ali chiuse riaprendole solo a poca distanza dal suolo, frenando così poco prima di atterrare. A terra cammina e saltella agilmente tenendo il corpo in posizione orizzontale. Caratteristico è il suo canto mattutino prima del sorgere del sole, un cinguettio molto melodioso emesso con grande veemenza. La variegata vocalizzazione include chiamate di emergenza e di stress, ma per il suo rilevamento usa soprattutto i canti e i richiami territoriali. I maschi cantano in volo e così delimitano i loro territori di nidificazione e attraggono le loro compagne.


Beat Ruegger

Habitat

L’allodola frequenta campagne più o meno coltivate, steppe, prati, pascoli e dune sabbiose, sia in pianura che in quota. Solo pochi decenni fa era un uccello comune la cui popolazione era considerata incalcolabile a causa della sua abbondanza nei campi e nei prati. Negli ultimi 30 anni, i suoi effettivi sono diminuiti drasticamente ed è ora considerata una specie potenzialmente a rischio di estinzione in alcune zone. Per questo l’allodola è una delle specie prioritarie per la conservazione degli uccelli in Svizzera e nel 2022 è stata designata uccello dell’anno da BirdLife Svizzera (birdlife.ch/allodola). Fra le cause della sua diminuzione vi sono l’eccessiva fertilizzazione e lo sfruttamento intensivo dei prati che non offrono insetti e vegetazione rada.

Alimentazione

Si nutre prevalentemente di semi, vegetali quali germogli e foglie, arricchendo la dieta con insetti durante il periodo riproduttivo. Occasionalmente si nutre anche di piccoli animali.


Ficedula

Riproduzione

La femmina depone da 3 a 6 uova grigiastre con macchie brune, le cova per circa 12 giorni. Nidifica sul terreno costruendo un nido in una depressione naturale dove depone fino a tre covate all’anno tra marzo e agosto. Quando schiudono le uova i piccoli vengono nutriti da entrambi i genitori e sono in grado di volare dopo circa 3 settimane e possono lasciare il nido anche dopo soli 12 giorni, un record tra i passeriformi.

Situazione in Svizzera e in Ticino

La popolazione svizzera si trova principalmente sull’Altipiano centrale, nelle alte quote del Giura e delle Prealpi, ma a volte anche nelle regioni alpine. In Ticino è sparita da tutte le pianure e rimangono piccole popolazioni in altitudine; anche nelle Alpi però è sempre più minacciata.

Curiosità

Nella mitologia nordica l’allodola è custode dei campi e spirito del grano. Gli antichi erano affascinati dal suo volo rapido e ascensionale e per questo la credevano messaggera degli dèi, capace di unire terra e cielo, simbolo dell’immortalità dell’anima.


Ficedula

Articoli simili