Quelli mai contenti (nemmeno sotto le feste)

“È Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti…” (Charles Bukowski, 1920-1994)

Di Red.Ticino7

Pubblichiamo l’editoriale apparso su Ticino7, allegato a laRegione

Con la trasmissione delle partite (in mezzo al deserto) dei Mondiali di calcio, interrotte in televisione dalle pubblicità del Pandoro ricoperto di neve, non solo “non esistono più le mezze stagioni” ma nemmeno il senso di “certe tradizioni”. Parrebbe avere ragione quel distratto avventore che, davanti al (probabile) primo caffè della giornata, flirta con la barista e intanto spulcia nel suo smartphone messaggi e fenomenali video di gente “da rispettare” su TikTok. In verità la colpa è solo sua: pare non sapere che certo sport non è più praticato da gente che vuole tenersi in forma e divertirsi. E che la maglietta della squadra di calcio non è più il solito “regalo” elargito dall’impresa di costruzioni locale, pronta a dare un aiutino alla società sportiva del paese. Nemmeno ai tempi del Manzoni si muoveva un dito se non c’era un minimo tornaconto (almeno economico); e tu vuoi che 150 anni dopo le cose possano essere cambiate? Con un paio di vigilie e capodanni a forza di Covid alle spalle, la vera novità del Natale 2022 parrebbe essere l’utilizzo parsimonioso di riscaldamenti e luminarie, un contributo nemmeno troppo volontario viste le stangate già anticipate per il prossimo anno. Che poi (pure quelle) paiono a senso unico, considerato che certi fatturoni non distinguono l’operaio dal magnate… Vabbè, rimandiamo le “sterili polemiche” al post-Epifania e iniziamo ad aprire le finestrelle dell’Avvento…

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