Ricercato! Vivo o morto, basta che torni ‘nella legge’

‘Quando vivi al di fuori della legge, devi eliminare la disonestà’ (dal film ‘The Lineup – Crimine silenzioso’ di Don Siegel, 1958)

Di Red.Ticino7

Pubblichiamo l’editoriale apparso su Ticino7, allegato a laRegione

“Ciò che la legge vuole, per cui è disposta a pagare, è il suo corpo, che deve esserle consegnato. Dead or alive, questo in fondo è indifferente: perché ciò che è davvero essenziale non è processarlo o punirlo – il che sarebbe impossibile, se fosse già morto. Ciò che è essenziale è che la vita del ‘ricercato’ è ormai messa fuori dalla legge, in un movimento per cui la legge, proprio in quanto la pone fuori da sé, può al contempo pretendere di vedersela consegnata comprandola come una vita che non gode più di alcuna protezione o diritto. In definitiva, la legge pretende gli sia consegnato chi essa ha bandito perché non può ammettere che esista una vita sottratta alla legge, una vita in assenza della legge. Da qui l’importanza del ‘manifesto’, del Wanted. Perché, da una parte, il fuorilegge non può sottrarsi alla legge se non facendo perdere le proprie tracce, rinunciando alla propria identità. Che Billy the Kid sia Henry McCarty, o William Bonney, deve restare incerto. Allo stesso modo, Jesse James avrà bisogno del falso nome di Thomas Howard per poter vivere, fino al suo omicidio da parte del ‘codardo’ Robert Ford, in Missouri. Dall’altra parte, la legge sa che soltanto identificandolo potrà garantire che il fuorilegge non gli sfugga per sempre. I primi manifesti che gli sceriffi cominciarono a distribuire non fornivano, ovviamente, molti dettagli: c’era l’indicazione del nome – a volte vero, a volte falso –, ma nessuna fotografia. (…) Sarà solo l’invenzione della fotografia criminale, segnaletica, giudiziaria, a modificare profondamente la situazione”.

Da La vita fuorilegge. Storia filosofica del Far West di Tommaso Gazzolo (Salerno Editore, 2022)

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