La mente, crocevia di ricordi e di rimpianti

Cʼè chi rivede volti e sentimenti di amori perduti. E chi lo vorrebbe fare, ma un destino beffardo glielo impedisce

Di Redazione/T7

Pubblichiamo l’editoriale apparso su Ticino7, allegato a laRegione.

Tutto inizia con una leggera perdita della memoria e una progressiva incapacità di apprendere nuovi concetti e nuove tecniche, oltre a difficoltà nell’esprimersi e a comprendere. Poi si notano cambiamenti del carattere e della personalità, difficoltà nei rapporti col mondo esterno, diminuzione delle capacità percettive visuo-spaziali; diventa sempre più difficile emettere giudizi, trovare le parole durante una conversazione, c’è incertezza nei calcoli matematici e nei ragionamenti che richiedono l’uso della logica. E così iniziano anche l’ansia, la depressione e il ritiro sociale. Sono i sintomi dell’Alzheimer, la forma più comune di demenza degenerativa. In Svizzera sono oltre 128mila le persone affette da qualche forma di demenza (dati del 2020) e 7’400 si stima siano i malati in giovane età. Su questo delicato e importante tema è di recente apparso un toccante libro scritto da Manuela Bonfanti, dal quale abbiamo estratto una testimonianza che potrete leggere nell’edizione di Ticino7 di oggi, sabato 8 gennaio, allegato de laRegione. Una storia segnata certo dalla sofferenza, ma anche dal coraggio, dalla voglia di vivere e di raccontarsi.

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