Ridere con gli occhi

Prima, quando erano arrabbiati, c’era sempre la vecchia cuffia da bagno rossa della nonna da indossare (e si capiva l’aria che tirava). Ma i tempi sono cambiati…

Di Giancarlo Fornasier

Pubblichiamo l’editoriale apparso in Ticino7, allegato del sabato a laRegione.

Da giorni le mascherine a casa di Luigi parevano sparire nel nulla. Giusto il tempo di appoggiarle e “blup”, trasformate in antimateria. Il mistero si è risolto sabato, quando per forza di cose la pulizia approfondita delle camere dei ragazzi ha portato alla luce una collezione di manufatti azzurri personalizzati. Enormi sorrisi, linguacce, bocche arrabbiatissime, Triceratopi e altri dinosauri (“ma carnivori”), denti sanguinanti da Conte Dracula, occhi infuocati, distese di stelle e pianeti, razzi lanciati verso lo spazio. 
Per lo zio Franco ne era stata prodotta una con la pipa fumante. “Questa è per il suo compleanno!”, un’idea geniale se non fosse che la mascherina era già stata indossata. E allora eccone una nuova nuova dove, oltre alla pipa, allo zio i bambini hanno scritto anche gli auguri: “Così quando vai al negozio puoi continuare a fumare e non devi spegnerla mai”. Difficile che qualcuno possa fargli un regalo più azzeccato; solo spedire la zia su Marte potrebbe renderlo più felice (ma questo loro non lo sanno ancora).

 

 

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