Metti una sera dʼagosto

Il cinema allʼaperto è una grande invenzione. Peccato che finito il film te ne devi tornare subito a casa (e non per colpa delle zanzare).

Di Giancarlo Fornasier

Pubblichiamo l’editoriale apparso in Ticino7, allegato del sabato a laRegione

Senza nulla togliere a Piazza Grande e al suo cinema all’aperto (“il più grande dell’universo”), anche il Castelgrande bellinzonese fa la sua porca figura. In più stai al fresco e tira spesso una brezza da nord che coccola, se ti ricordi di portare la tua copertina preferita. Insomma, tutto bello, naturalmente con la pellicola giusta: nel nostro caso un sabato sera in compagnia di Pinocchio, con Benigni nella parte del paziente Geppetto e altri fantasmagorici personaggi (tipo il Teco Celio a fare lo spassoso Giudice Gorilla mezzo sordo). Pubblico numeroso, pop-corn a fiumi, grandi e piccoli incantati. 

Ai titoli di coda servirebbe giusto un rinfreschino per i classici confronti ma, oibò, a salti e gradoni arrivi in Piazza Collegiata e gli unici segni di vita sono i rintocchi delle bottiglie appoggiate sotto i portici da 5 ragazzi 5. Intorno il nulla, vuoto, muto (forse per non disturbare i Santi illuminati). Sono le 23, tardi sì ma per le galline. Qualcosa si muove poco oltre e il buio si ripresenta in Piazza del Sole, desolata, nemmeno un “carretto passava e quell’uomo gridava gelati”, per dire. Vabbè dai, diamo un’occhiata ai trick degli skater…  che va pure bene per noi delle valli, ma il turista di Ginevra che penserà?

 

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