Donne, passioni, amori e morte

Racconti di femmine tentatrici, di uomini disarmati e di vortici senza uscita. Da Giovanni Verga a Nick Cave.

Di Giancarlo Fornasier

Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, disponibile anche nelle cassette di 20 Minuti per tutto il fine settimana.

Storie di passioni, eros, amori e sangue. Di donne tentatrici, spregiudicate, di sessualità animalesca, di vortici nei quali si entra senza più uscirne (vivi). Di uomini deboli e accecati dalla carne, perduti e impotenti. Roba da farsi il segno della croce, atto che non si risparmiano le figure femminili della comunità siciliana dove vive Gnà Pina, per tutti «la Lupa», viste le sue credenziali fisiche e diabolicamente ammaliatrici. E titolo di una nota novella di Giovanni Verga, che Alberto Lattuada mise anche in pellicola nel 1953. Tutti cadono nella ragnatela della donna, il giovane Nanni per ultimo, avvinghiato dalla Lupa utilizzando la dolce e impotente figlia Maricchia come esca (che nel ragazzo pensava di aver trovato l’uscita dal suo Inferno). Ma la Lupa divora tutto; solo la sua uccisione sotto un torrido sole porrà fine, pragmaticamente, al male e al Diavolo. Tempi lontani, direte, scanditi da stregonerie e capri espiatori… ma anche no.
«On Jubilee Street there was a girl named Bee / She had a history, but no past» canta Nick Cave in Jubilee Street, oggi un classico delle esibizioni dal vivo del genio creativo australiano. È un brano che cresce, monta, tocca corde e racconta di umanità, di paure, di vuoti e di attese. Lei, Bee, fa il lavoro più vecchio del mondo; lui ne è perdutamente ossessionato: «Le tende sono chiuse / i mobili sono spariti / Mi sto trasformando / Sto vibrando / Sto brillando / Sto volando / Guardami adesso». E ora che la ragazza non c’è più, che ne sarà di lui? Da vedere il video diretto da John Hillcoat con l’attore Ray Winstone.

«Aveva un piccolo libro nero / e il mio nome era scritto su ogni pagina / Beh, una ragazza deve sbarcare il lunario / persino in Jubilee Street»
(dal brano Jubilee Street, Nick Cave & The Bad Seeds nell’album Push the sky away, 2013)

«Nanni spalancò gli occhi imbambolati, fra veglia e sonno, trovandosela dinanzi ritta, pallida, col petto prepotente…»
(dalla novella La Lupa, Giovanni Verga, 1880)

 

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