Le parole (dell’anno) sono importanti

“Resilienza: capacità di fare fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita…”. Ok, e la famosa crisi?

Di Laura (la Ficcanaso)

Pubblichiamo un articolo apparso sabato su Ticino7, allegato a laRegione.

Change, connection, strenght, allignment. Sono le prime quattro parole che il mio occhio ha scelto di vedere in un giochino online destinato a predire il futuro. Dice, il giochino, che saranno proprio quelle parole a guidare il mio nuovo anno. Sono molto orgogliosa di ciò che il mio inconscio ha scelto per me: parole razionali, importanti, solide. Come si addice a una persona della mia età e situazione affettiva. 
Anche l’oroscopo annuale prevede un anno di incredibile solidità. Noi Ariete saremo finalmente liberi di pianificare il presente e il futuro come lo desideriamo. Spazzate via, dicono le stelle, le preoccupazioni che negli anni (non nei giorni, non nei mesi, signore e signori: negli ANNI) hanno “annuvolato i vostri cuoricini”. Neanche il tempo di riflettere se sia sintatticamente e grammaticalmente accettabile parlare di “annuvolamenti del cuore” e l’oroscopo cala l’asso: “Saturno vi fornirà una base razionale, concreta, stabile, ideale per ogni ambito di vita, dall’amore al lavoro passando per la famiglia. E Giove, quando sarà in Acquario, contribuirà a regalarvi quel pizzico di fortuna che non guasta mai”.
Le parole sono importanti e quelle che le stelle e la sorte sembrano aver scelto per me nel 2021 sono anche assolutamente rispettabili. Tra solidità e fortuna non ho nulla da temere. Per chi non si affida all’oroscopo né al destino, scegliere parole è piuttosto difficile.
“ ‘Poltrona’ e ‘non so’ sono le uniche parole che vorrei portarmi dietro”, confida la persona più pigra che conosca. C’è molta più soddisfazione, obiettano altri non senza ragione, a mettere in fila le parole che NON vorremmo più portarci dietro. Al netto di virus e dintorni, in cima alla classifica delle parole più odiate, mettiamo resilienza. Sì, proprio adesso che abbiamo capito cosa significa e l’abbiamo usata in qualunque tipo di presentazione aziendale (del resto ce l’ha tatuata addosso anche Gianluca Vacchi). Sì, proprio adesso che perfino gli stagisti la mettono nel curriculum per candidarsi a manovali dei social media. Sì, proprio adesso. Adesso ce la vorremmo togliere dalle scatole con ancora più decisione di quell’altra, quella frase che ci ha ammorbato per diversi anni: “La crisi è un’opportunità”. Ci è voluta una pandemia, ma siamo riusciti a togliercela dalle scatole.

 

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