Un giorno da nulla

Una buona azione fa bene agli altri, ma soprattutto fa bene a noi. Non avete ancora deciso cosa fare?

Di Giancarlo Fornasier

Pubblichiamo l’editoriale apparso su Ticino7, allegato a laRegione.

Non so dirvi se abbiano già creato la giornata del “non fare un emerito nulla”, ma fra tutte le ricorrenze offerte dai moderni calendari – affetti da un preoccupante horror vacui – qualcuno dovrebbe piazzarla. Almeno finché c’è ancora un posticino libero. Pensate, una sorta di giornata dell’apatia globale, di tutti, non solo di questo o quel paese.
Oggi, sabato 29 maggio, per dire, in Svizzera pare sia il giorno giusto per compiere una buona azione… A pensarci bene potrebbe cadere a fagiolo: con la scusa di non immettere inutile CO2 nell’ambiente, non fare nulla per non lasciare impronte nocive sarebbe un’ideona e ampiamente giustificata. Per il bene della società e della salute di tutti, nonché del vostro riposo. Per chi può, ottimo sarebbe non alzarsi proprio dal letto, al massimo andare in cucina o in bagno. Per il resto, zero. Nemmeno postare foto e commentare quelle degli altri. Nulla.
E se ve la sentite di alzare un dito, fatelo domani o dopodomani: che, statene certi, tutti si saranno dimenticati delle ‘buone azioni’ e penseranno solo ai fattacci loro. Voi invece boom, spiazzate tutti. Non gliel’ho chiesto, ma a naso anche Homer Simpson potrebbe essere d’accordo. 

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