Guidare elettrico: lo stile fa la differenza
Come si guida un veicolo con motore elettrico, con un occhio ad autonomia e resa, e rientrare nei margini di percorrenza promessi dai costruttori?
Di AS / Redazione T7
Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato a laRegione
Nicola Fovini, maestro conducente TCS Sezione Ticino, e John Mari, responsabile Centro tecnico TCS Sezione Ticino, rispondono ad alcune domande e dubbi rispetto all’utilizzo di veicoli con motore elettrico.
Tra gli aspetti più sentiti in merito all’auto elettrica figura senza dubbio l’autonomia reale di bordo: quale stile di guida è meglio adottare per ottenere le più alte percorrenze?
“Per massimizzare l’autonomia di una vettura a propulsione elettrica è necessario adottare una guida fluida e preventiva, evitare brusche accelerazioni e, se possibile, tratte autostradali. Le auto elettriche, non avendo il cambio, ‘soffrono’ a velocità sostenuta e agli alti regimi, consumando più energia rispetto ad altre tipologie di percorso. Consigliamo inoltre di prestare attenzione con frequenza allo stato di autonomia segnalato dal veicolo, le previsioni indicate potrebbero calare di molto al variare dello stile di guida del conducente. La conoscenza del proprio veicolo e l’esperienza al volante, non da ultime, aiutano a migliorare nel corso del tempo l’efficienza di guida”.
Quando si rallenta è più opportuno avvalersi della frenata rigenerativa o utilizzare il classico pedale freno?
“Tra i vantaggi offerti dall’auto elettrica troviamo la frenata rigenerativa che consente il recupero di energia posponendo la necessità di ricarica del veicolo, riducendo inoltre la dispersione di energia in calore come avviene su un freno tradizionale. L’utilizzo di questo sistema offre un vantaggio in termini di efficienza energetica e aiuta a contenere lo stato di usura dei componenti dell’impianto frenante. L’attuale parco veicoli non contempla sempre la possibilità di regolazione dell’intensità della frenata rigenerativa, nel caso lo fosse consigliamo di tenerla con il valore più alto”.
© TCS
Nicola Fovini, maestro conducente TCS Sezione Ticino
Viaggi a medio e lungo raggio: quali sono i consigli per programmare al meglio il viaggio, in ottica di rifornimenti di corrente e autonomia?
“Per gli spostamenti quotidiani suggeriamo di caricare l’auto all’80% della capacità, per i viaggi più lunghi e impegnativi, invece, un ciclo di carica completa della batteria. La rete delle stazioni di ricarica sul territorio nazionale è buona, non è quindi richiesta particolare attenzione nella pianificazione del viaggio. Normalmente le vetture hanno le stazioni nazionali e internazionali già memorizzate nel navigatore; per gli spostamenti oltreconfine il consiglio è quello di partire già informati, con un programma flessibile e un cavo di alimentazione, in quanto è possibile incorrere in stazioni di ricarica non funzionanti o addirittura, nel peggiore dei casi, prive di cavo. È importante tenersi sempre un po’ di margine di autonomia, sulla base della tipologia del percorso – se si prevede di guidare in altura con dislivello per esempio – oppure a causa del traffico (colonna in autostrada in inverno con riscaldamento, pioggia e tergicristalli attivi). Evitare infine frequenti cariche rapide per preservare lo stato della batteria a lungo termine”.
La climatizzazione sottrae energia: vale la pena di programmarla magari via app, mentre la vettura è ancora sotto carica?
“Sì, quando possibile, è preferibile scaldare o refrigerare il veicolo quando è ancora stazionato e sotto carica. Durante la stagione invernale, se si vuole risparmiare batteria, un compromesso può essere quello di prediligere il riscaldamento dei sedili al riscaldamento ‘soffiato’ dalle bocchette del climatizzatore. A chi fosse invece in procinto di acquistare un’auto elettrica, suggeriamo la scelta del climatizzatore a ‘pompa di calore’ – su alcune vetture è opzionale – piuttosto che a ‘resistenza di riscaldamento elettrico’. Quest’ultimo è più economico ma più dispendioso in termini di consumi”.
© TCS
John Mari, responsabile Centro tecnico TCS di Rivera.
Qualora si dovesse percepire di non avere autonomia sufficiente per terminare il percorso, cosa è consigliato fare?
“Ridurre la velocità e tenere acceso unicamente ciò che è essenziale per la guida, come per esempio il sistema di illuminazione esterno. Spegnere quindi tutto il superfluo: climatizzatore, riscaldamento sedili, radio e luci interne. La guida dev’essere conservativa, proprio come al volante di una qualsiasi vettura a combustibile fossile in riserva di carburante”.
Cosa succede quando una vettura elettrica si scarica? Cosa è necessario fare se ciò avviene mentre ci troviamo in strada? Si rischiano delle sanzioni?
“Certamente è possibile incappare in una sanzione: non vi è nessuna differenza tra il rimanere senza carburante (benzina e diesel) o con la batteria scarica. L’articolo 26, capoverso 1, della Legge federale sulla circolazione stradale recita: ‘Ciascuno, nella circolazione, deve comportarsi in modo da non essere di ostacolo né di pericolo per coloro che usano la strada conforme-mente alle norme stabilite’. Porre attenzione agli avvisi segnalati sul quadro strumenti del veicolo: se non vi è possibilità di raggiungere una stazione di ricarica è opportuno fermarsi per tempo in un luogo sicuro senza ostacolare gli altri utenti della strada. Se la batteria non consente il proseguimento del viaggio, contattare il nostro servizio di soccorso stradale”.
© TCS
SEGUI LA CORRENTE
a cura della Redazione T7
La vostra prossima auto avrà un motore elettrico? Tranquilli, siete in buona compagnia visto che, come attestato da un recente sondaggio del Touring Club Svizzero, nei prossimi tre anni la metà degli svizzeri potrebbe optare per questo tipo di veicoli. Per chi avesse ancora dubbi e domande, da pochi alcuni giorni una guida elaborata da SvizzeraEnergia dal titolo “Segui la corrente” spiega perché passare a un’auto elettrica sarebbe conveniente e a cosa è però necessario prestare attenzione. Nel nostro Paese il tragitto medio per recarsi al lavoro è compreso tra i 30 e i 40 chilometri al giorno. Per questa ragione l’autonomia delle auto elettriche è più che sufficiente per un uso quotidiano. In base al modello o alle dimensioni della batteria, l’autonomia delle moderne elettriche varia tra i 200 e i 600 chilometri, ma va detto che i chilometri dipendono anche dalle condizioni meteo, dalla topografia, dallo stile di guida e dal peso del veicolo (vedi contributo qui sopra). SvizzeraEnergia ricorda che, se è vero che l’acquisto iniziale di un’auto elettrica è più oneroso rispetto a quello di un veicolo tradizionale (benzina o diesel), cifre alla mano e col prezzo dei combustibili fossili in aumento (leggasi instabilità russo-ucraina), i vantaggi economici si evidenziano solo nel calcolo a lungo termine, dove si evidenzia in modo chiaro che un’auto elettrica di fascia media è certamente più economica di un’auto a benzina della stesso segmento. Ecco dunque, secondo SvizzeraEnergia, i dieci motivi per scegliere oggi un’auto elettrica:
Meno pezzi, meno guasti
Un motore a combustione è composto da quasi 2’000 pezzi. Qualcosa prima o poi si rompe. In un motore elettrico i pezzi sono 200. Di conseguenza si riducono gli interventi da fare e i costi di manutenzione.
Divertimento alla guida
La coppia di un’auto elettrica è pari a quella di un’auto da corsa. E, siccome non è necessario scalare le marce, l’accelerazione è dinamica, senza i tipici strattoni.
Migliore bilancio di CO2
Durante l’intero ciclo di vita il bilancio ambientale di un’auto elettrica si rivela due volte migliore rispetto a un’auto di dimensioni comparabili a benzina o diesel.
Da A a B senza emissioni
Sin dal primo chilometro fornisci un importante contributo per migliorare la qualità dell’aria, perché un’auto elettrica non emette sostanze nocive durante la guida.
Tre volte più efficiente
Le auto elettriche sono altamente efficienti e durante la guida consumano tre volte meno energia rispetto a un’auto di dimensioni paragonabili con motore a combustione.
Ricarica conveniente a casa
Ricaricare a casa è molto più conveniente che presso una stazione di ricarica rapida. Ed è decisamente più economico rispetto alla benzina o al diesel. Ricaricare un’auto elettrica a casa per percorrere 100 km costa meno di 5 franchi (20 kWh con un prezzo medio della corrente elettrica in Svizzera di 20,1 cent./kWh).
Guida in tutto relax, tranquilla e silenziosa
Alla guida di un’auto elettrica scompaiono i forti rumori del motore e le vibrazioni. Inoltre puoi dire addio all’odore fastidioso della benzina o del diesel.
Guida efficiente con un solo pedale
Un’auto elettrica si lascia guidare in tutto relax e solitamente richiede solo il pedale dell’acceleratore (‘one-pedal driving’). Il motore frena automaticamente (recupero) quando si toglie il piede dall’acceleratore e accumula quest’energia nella batteria.
Viaggiare in modo sostenibile
Un’auto elettrica può essere alimentata di regola fino al 100 per cento con energie locali rinnovabili, come l’energia solare. Il 75 per cento dell’elettricità utilizzata nelle case svizzere proviene da energie rinnovabili.
Maggiore autonomia economica
L’autonomia delle auto elettriche è aumentata notevolmente negli ultimi anni, mantenendo però gli stessi prezzi. Oggi l’autonomia è raddoppiata, allo stesso prezzo di cinque anni fa.