Quello sei tu, davvero

Hai voglia a costruirti un profilo pubblico rispettabile, se poi quelli che ti conoscono veramente…

Di Giancarlo Fornasier

Pubblichiamo l’editoriale apparso su Ticino7, allegato a laRegione.

Per tutti era il “Pagina”. Non proprio per tutti tutti, va detto. Lo chiamavano così solo quelli che lo conoscevano bene e avevano avuto a che fare con lui. O dovevano per forza di cose sorbirselo dalla mattina alla sera. Detto “Pagina” perché, pare, ne sapesse sempre una più degli altri; era insomma quella pagina del libro che a tutti mancava. Parlavi di calcio? Lui era informatissimo. Parlavi di politica? Uguale. Ponti e treni? Sapeva tutto (o era convincente quando argomentava). Ma guai a salutarlo con quel soprannome, si arrabbiava parecchio. Chi si occupa di media e comunicazione di solito scrive, e qualche disattenzione, imprecisione o immagine poco azzeccata scappa sempre. Ben vengano dunque coloro che ti danno una mano. Come “Tac”, il soprannome di un giornalista che anni fa si passava i contributi degli altri. Tra colleghi ci si dovrebbe aiutare e “Tac”, col suo occhio clinico, scovava (quasi sempre) quella cosina che era scappata a tutti. Insomma, una vera Tomografia assiale computerizzata fatta persona. Il giorno che ha scoperto il suo soprannome c’è restato male. Poi, dormendoci sopra, ha capito che (a volte) certe inezie è meglio lasciarle dove sono. Tanto non muore nessuno, dai.

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