L’omosessualità di ieri (ma vista oggi)

Vale per tutto, pure con i film: per giudicare quanto siano ‘intelligenti’ andrebbero rivisti. Ma decenni dopo

Di Redazione/T7

Mia moglie per finta (Just Go With It) è una commedia americana del 2011. Ci trovate Adam Sandler che fa il chirurgo estetico, Jennifer Aniston nella parte dell’indispensabile collaboratrice-factotum e Nicole Kidman (già ampiamente rimaneggiata) che interpreta una sua competitiva ex compagna di studi. All’uscita la critica l’ha considerato un “buon film” (si legge), ma rivisto oggi fa capire quanto, uno si augura, stia mutando la sensibilità rispetto all’omosessualità, in questo caso maschile. E quanti stereotipi (solo un decennio fa) venissero ancora sdoganati sul grande schermo. Così, nel raffazzonato finale scopriamo che il superficiale e plastificato matrimonio della Kidman si starebbe frantumando per l’attrazione che il marito (interpretato da Dave Matthews) nutre verso l’universo maschile. “Indimenticabile”, ridicola e inutile la scena nella quale l’uomo si trova a corteggiare un gruppo di giovani e prestanti marinai in uniforme, con mossette, vocina isterica e atteggiamenti che si vedevano giusto nei cinepanettoni senza arte né parte (o quella nella quale l’uomo “è in grado” di trattenere una noce di cocco con una misteriosa forza che gli viene dal… sedere). Ma quella era un’altra epoca, appunto.

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