Contatti inattesi. E sorprendenti
Prendete un prato incolto in città (roba più che rara di questi tempi) e due asinelli che pascolano…
Di Giancarlo Fornasier
Pubblichiamo l’editoriale apparso in Ticino7, allegato del sabato a laRegione.
No, gli “asinelli” in questione non erano studenti delle superiori dileguatisi dal test di matematica. Erano proprio due quadrupedi che nelle scorse settimane avevano trovato casa per qualche giorno in una via a pochi passi dal centro di Bellinzona. Brucavano, lasciando da parte solo quelle indigeste margheritone giganti. Impossibile non fermarsi a guardali, selfie inclusi: ragazzini delle Elementari, residenti della zona, impiegati d’ufficio di passaggio, mamme con passeggino. E gli asinelli ci stavano pure.
La questione ha lo spessore giornalistico di un capello, direte voi. Sarà, anche se potrebbe confermare come la presenza di animali “insoliti” in un tessuto estremamente urbanizzato possa forse aiutare a migliorare la qualità della vita nelle città, che rimangono troppo sovente ancorate ai soliti posteggi a pagamento, alle “zone 30” e alle aree pedonalizzate. Qualche prato libero in più aiuta la crescita della curva della felicità dell’uomo-cittadino. E pecore, galline, conigli e orti sociali possono fare miracoli, si sa (e ti risparmi anche l’antidepressivo).
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