Rogita o non rogita?

Ah, casa dolce casa. La vedi, la vorresti, è tua e pensi a “due cuori e una capanna*. Ma i sogni sono (anche) illusioni e non sempre tutto fila come volevi.

Di Laura (la Ficcanaso)

Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato del sabato a laRegione.

Anni fa che sembrano secoli, Meg Ryan e Tom Hanks flirtavano scrivendosi senza smartphone e sobbalzando a ogni nuovo messaggio di posta (C’è posta per te, 1998). Si connettevano e si amavano non conoscendo l’uno l’identità dell’altra. Dovevamo arrivare a sbirciare le stories e togliere le spunte blu per ritenere infinitamente romantici quei corteggiamenti generosi di caratteri e allegati.
Tutto questo per dire che per alcuni la casella di posta elettronica non era tanto bollente dai tempi dell’ultimo corteggiamento via e-mail, secoli fa. Dall’altra parte non c’è un Tom Hanks senza identità, neanche un giovane giornalista bravissimo con le parole e appassionato di letteratura, neppure un cantante alternativo inspiegabilmente attraente, neppure il detentore di un solo lato (il destro) di cuore. Dall’altra parte c’è il proprietario dell’appartamento della vita. Quello che non hai cercato, che è capitato, ma è perfetto. 
Al telefono dice che adora l’idea che dei bambini abitino nella casa in cui abitava sua mamma fino a pochi mesi fa. Voi sorridete come se l’immagine di famiglia felice vi si addicesse. Vorreste dirgli che cercate più spazio per non accoltellarvi a vicenda, ma lui non si ferma. Dice che non intende speculare, che il prezzo che proponete è congruo, che si farà vivo. Poi scompare. Nessuna notizia per giorni come il più abile degli spezzacuore. La parte razionale della famiglia se lo aspettava perché certamente qualcuno offrirà di più e noi abbiamo svuotato anche le tasche dei vestiti in cui lasciamo qualche banconota ogni anno per ritrovarla al cambio dell’armadio. La parte razionale della famiglia teme l’accettazione della proposta, prospetta anni di stenti per ripagare i sacrifici, ristrutturazioni lasciate a metà. Neppure la parte irrazionale della famiglia, reduce da uno spionaggio vecchia maniera per conoscere la cifra da offrire, si fa illusioni. 
Le foto dell’amato con un’altra sono niente in confronto al supplizio di vedere altre persone fare la fila per vedere una casa che è nata per essere tua, per la quale hai già deciso la carta da parati. Siamo in un limbo senza misericordia e probabilmente mentre leggerete queste righe avremo le mani nei capelli: per pagare o per elaborare il lutto. Il mattone, come l’amore, è estasi e sofferenza. 

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