Chi non risica

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Di laRegione

L’ultimo comunicato stampa della Federazione svizzera dei casinò (maggio 2017) evidenziava come
il mercato ormai da una decina d’anni veda la sua clientela migrare verso offerte online ed estere, con importanti ricadute a livello economico. Per quanto riguarda i casinò online, «nonostante siano illegali in Svizzera, su Internet è possibile accedervi liberamente. La fuga di capitale all’estero è stimata attorno a 250 milioni di franchi all’anno». A questi vanno aggiunti altri 150 milioni sottratti da «gruppi organizzati» che operano nell’ambito del gioco illegale e altri 100 milioni che i frontalieri dei tavoli verdi spendono all’estero. Nel 2016 (ultimo dato disponibile), le 21 case da gioco in territorio nazionale hanno avuto un fatturato lordo di 689 milioni di franchi. Calcolatrice alla mano, tra dichiarato, illegale e «in fuga» arriviamo a quasi 1,3 miliardi di franchi. Se è vero che una parte importante della clientela delle sale svizzere proviene dall’estero (si veda Mendrisio), ognuno di noi – circa 8,4 milioni di residenti, compresi i bambini – spenderebbe 150 franchi all’anno al casinò. Una cifra che sale a quasi 200 franchi se consideriamo solo gli over 18. Naturalmente a questi numeri va sommato, per esempio, il denaro speso in Lotto, Euro Millions eccetera. Ogni anno Swisslos versa 600 milioni di franchi in vincite e nel 2016 ha fatto un utile di 413 milioni, soldi poi finiti anche alle istituzioni, alla cultura e allo sport; sempre nel 2016 il solo Ticino ha ricevuto oltre 22 milioni di franchi. «Chi non vince non avrà sprecato il suo denaro», si legge nel sito di Swisslos: sprecato no, speso sì. Ma con molta, molta fortuna chissà…

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