Buoni propositi per l’anno che verrà?

Come funzionano le abitudini e come poterle cambiare. Evitando di cadere nel tranello delle ‘grandi ed eroiche aspettative’

Di Jessica Bollati

Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato a laRegione

Anatomia delle abitudini e del loro cambiamento

James Clear (coach specializzato in crescita personale e miglioramento continuo) nel suo celebre libro Atomic Habits (tradotto e pubblicato in italiano da DeAgostini, 2019; vedi più in basso, ndr) analizza le abitudini per dare alle persone la possibilità di realizzare cambiamenti significativi nella loro vita avvicinandosi maggiormente alla realizzazione personale.
Inserire una nuova abitudine nella nostra vita può essere fatto con alcune semplici mosse: bisogna creare degli stimoli evidenti, rendere attraente e facile l’inserimento dell’abitudine e renderla soddisfacente autoassegnandosi un premio che vada nella direzione dell’abitudine che vogliamo instaurare. Per esempio, se vogliamo iniziare ad andare in palestra con lo scopo di perdere peso, possiamo preparare il necessario il giorno prima, mettere la borsa già vicino alla porta e iscriverci nella palestra che ci fa sentire più a nostro agio. Infine, possiamo premiarci facendoci un bagno caldo o andando dal parrucchiere. Uno dei classici errori che facciamo è quello di dare al nostro cervello dei messaggi contraddittori quando ci concediamo i premi. Sempre prendendo in considerazione l’abitudine della palestra: se ci premiassimo con una pizza, ci trasmetteremmo un messaggio contrastante tra il desiderio di dimagrire e il piacere di non fare attenzione all’alimentazione. Se invece andassimo dal parrucchiere, l’idea di prendersi cura di sé sarebbe coerente con l’obiettivo prefissato e questo ci aiuterebbe a consolidare non solo una mera azione pratica, ma anche l’idea che abbiamo di noi stessi.

La trappola degli obiettivi

Ponendo il focus esclusivamente sugli obiettivi che vorremmo raggiungere, il rischio è quello di andare a intaccare la nostra autopercezione dal punto di vista esistenziale. L’obiettivo deve essere raggiungibile, misurabile ed espresso in termini positivi, ovvero andrebbe formulato sulla base di ciò che si desidera raggiungere e non concentrando l’attenzione sull’abitudine che si vuole eliminare. Porre eccessivamente l’attenzione sugli obiettivi comporta il rischio di farci dimenticare il processo… l’importante non è la meta ma il viaggio, dicono i saggi. Innamorarsi del processo invece che del prodotto, è amare sé stessi a prescindere dal risultato ottenuto, significa amare ciò che si è e non ciò che si fa. Siamo abituati a ricevere gratifiche esterne basate sul fare e non sull’essere… Cerchiamo di non trasformarci in giudici eccessivamente severi nei nostri stessi confronti e iniziamo ad apprezzarci per ciò che siamo a prescindere dal raggiungimento di obiettivi e punteggi prestabiliti. Quando ci si ama, va da sé la propensione alla ricerca del meglio, quindi è molto importante focalizzarsi sul proprio nucleo interiore per diventare in modo autentico ciò che vorremmo essere.


© Peanuts/Schultz

Resta sempre come sei

Spesso ci viene rivolta questa frase come complimento, così come diciamo “io sono così e non intendo cambiare per nessuno”, quale formula di autoaffermazione. Se da una parte l’amore per sé a prescindere dai risultati è una componente essenziale per il nostro benessere, dall’altra parte non dobbiamo però rinunciare all’idea di poterci migliorare. Aspirare alla crescita personale e, pertanto, non accettarci esattamente come potrebbe essere la stessa faccia di quello stesso amore. Per operare un cambiamento che sia di successo, è necessario che le nostre emozioni siano allineate con le nostre intenzioni e che i pensieri siano orientati di conseguenza. Cambiare è possibile e può essere bellissimo se siamo in grado di ascoltare quali sono le esigenze che hanno dato vita a quella specifica abitudine. Impariamo ad ascoltare i nostri autentici bisogni e a dare una direzione ai nostri sogni che non sia solo un obbligo performativo, ma che sia un sincero ascolto delle nostre esigenze e possibilità. Solo così sarà possibile trasformarsi e sbocciare in armonia.

INVITO ALLA LETTURA

Piccole abitudini per grandi cambiamenti. Trasforma la tua vita un piccolo passo per volta

L’ossessione nel raggiungere gli obiettivi che ci siamo preposti invece di aiutarci a migliorare, rischia di diventare un’ulteriore fonte di stress, e perfino di farci fallire. Noi non siamo i nostri obiettivi: siamo la somma delle nostre abitudini. Per questo, secondo James Clear, è proprio dalle piccole abitudini di ogni giorno che dobbiamo partire per dare alla nostra vita una nuova direzione. Il vero cambiamento non nasce da una singola grande svolta, ma dalla combinazione di tanti miglioramenti quasi impercettibili: un piccolo passo alla volta, un progresso quotidiano dell’uno per cento.

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