Guardatevi dal tatagattamortismo
Mai dare il numero di telefono della propria fedele babysitter ad amiche e conoscenti. Piuttosto sacrificate (col suo accordo) l’uomo di casa, se necessario
Di Laura (la Ficcanaso)
Pubblichiamo un articolo apparso su Ticino7, allegato a laRegione.
Pochi giorni dopo aver mostrato la sua ciccia post partum come segno di body positivity, Chiara Ferragni mostrava in una storia su Instagram il volto di tata Rosalba nel giorno del suo compleanno. Pochi giorni prima sorridevo imbarazzata vedendo una conoscente che postava su Instagram foto mandate dalla tata dei suoi figli taggandola. Andando a controllare subito il profilo come si conviene in questi casi, notavo che la tata era giovane e bella, evidentemente italofona e soprattutto taggabile, a differenza della Rosalba di casa Ferragnez. Ho pensato che avrei più volentieri dato in pasto al pubblico il numero della mia carta di credito e i dati di accesso al mio conto in banca, certamente meno preziosi della persona più importante della nostra vita che ne rende, semplicemente, possibile lo svolgersi.
Le madri di oggi, specialmente quelle che lavorano più di due ore al giorno e non passano le estati in villeggiatura con la prole, sanno che non è dalle gattemorte rubamariti che occorre guardarsi le spalle; bensì dalle madri svenevoli sempre pronte a rubarti la tata. “Ah, ma mi daresti il numero della ragazza che accompagna al parco le tue figlie?”, chiedono serafiche se ti incontrano fuori da scuola. Più spesso approcciano direttamente la malcapitata al parco. Specificano subito che è solo per un eventuale “backup” di qualche ora al pomeriggio, oppure solo in caso di malattia. Vorresti rispondere che tu devolvi tre quarti del tuo stipendio a un’altra donna proprio per evitare queste situazioni e che auguri anche a loro un impiego pieno di eventualità e nessuna certezza.
Spesso le giovani e inesperte cedono, soprattutto pensando di fare un favore alla tata in questione, che magari ha piacere ad allargare il proprio giro di conoscenze e occupare qualche ora libera. Tutte quelle che lo hanno fatto si sono pentite amaramente. Non sarà un caso se tra le informazioni inaccessibili dei famosi ci sono proprio le identità di collaboratori domestici e tate. Si tratta di gente che ha una patente di uccidere – vi immaginate sapere quante ore al giorno guarda la tv il figlio dei Ferragnez o quanti detersivi inquinanti si utilizzano in quelle case? Non sognate anche voi intere paginate di gossip sul tema? –, che probabilmente viene remunerata anche per la delicatezza del compito che ricopre. Ora, anche se non siete famosi, ricordate: la prossima volta che qualcuno vi chiede informazioni sulla vostra tata, proponete a questa persona di uscire con vostro marito. La vostra famiglia sarà certamente meno in pericolo.