Ritratto di Viktoria con palla da basket

Ranisavljevic muove i primi palleggi a 6 anni; a 16 si trasferisce in Italia per giocare nel Pegli. Oggi è parte di Elfic Fribourg e Nazionale svizzera

Di Gino Driussi

Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato a laRegione

Nata il 30 luglio 2005, figlia di genitori serbi, Viktoria è cresciuta a Massagno. Formatasi inizialmente nella SAM Massagno, è poi passata al Cassarate e al Riva Basket. A 16 anni si è trasferita nel club genovese del Pegli (Serie B italiana), dove ha giocato nella prima squadra per due stagioni. Nel contempo ha frequentato – anche online – la scuola per sportivi di élite di Tenero. All’inizio della stagione 2023-2024 la ritroviamo nell’Elfic di Friburgo, squadra che si aggiudica tutto quello che c’era da vincere: Supercoppa, Coppa SBL, il titolo nazionale e la Coppa Svizzera. È stata riconfermata nell’Elfic anche per questa stagione. È giocatrice fissa della Nazionale svizzera. È alta 1 m e 70 e gioca da playmaker o da guardia.

A 19 anni, è sicuramente uno dei più grandi talenti del basket femminile svizzero. Eppure, Viktoria Ranisavljevic – pur essendo originaria della Serbia, un Paese dove questo sport è fra i più seguiti e ha sfoderato un elenco infinito di campioni – è approdata alla palla a spicchi un po’ per caso. “Nella mia famiglia nessuno ha mai giocato a basket (mio padre aveva giocato a calcio da piccolo), ma quando avevo 6 anni a Massagno praticamente tutti i miei compagni di classe – e anche mio fratello Viktor – praticavano il basket nella palestra vicino alla scuola, per cui ho voluto provare anch’io e questo sport mi è subito piaciuto, tanto che sono entrata senza indugio nelle giovanili della SAM, dove la mia prima allenatrice è stata Cinzia Bastianelli-Isotta. Fino a 13 anni sono stata l’unica femmina in una squadra dove tutti gli altri giocatori erano maschi, ma devo dire che mi sono trovata benissimo!”.

A 16 anni nel Pegli

Dopo una stagione al Cassarate, Viktoria approda al Riva Basket, dove a soli 14 anni ha la possibilità di allenarsi con la prima squadra, che gioca nel massimo campionato, poi ecco la prima tappa veramente importante della sua giovane carriera: nell’estate 2021 viene contattata dal Pegli e accetta la proposta di trasferirsi a Genova. “Sono tuttora convinta che sia stata la miglior scelta che io abbia fatto finora. Allora avevo già in mente di dedicarmi professionalmente al basket, ma siccome in Ticino c’erano poche possibilità, ho colto al volo l’opportunità di trasferirmi in Italia. All’inizio, devo confessare che ero un po’ impaurita, ma il club ha fatto di tutto per mettermi a mio agio e anche con le mie compagne di squadra mi sono trovata molto bene. Indubbiamente, le due stagioni trascorse nel Pegli mi hanno fatto crescere moltissimo, perché l’ambiente era di una grande professionalità”. Tanto più – aggiungiamo noi – che Viktoria, seppur così giovane, ha subito trovato spazio nella prima squadra (dove era l’unica straniera) nel campionato italiano di Serie B ed è anche risultata la miglior marcatrice della sua compagine. Ma non deve essere stato facile, a 16 anni, lasciare la propria famiglia e arrangiarsi da sola. “Forse c’è stata anche un po’ di ‘incoscienza’: magari non mi rendevo conto di tutti i sacrifici cui sarei andata incontro (ad esempio vedere raramente i genitori o gli amici), ma ne sono stata ampiamente ripagata, perché le soddisfazioni non sono certo mancate”.

Il ritorno in Svizzera

Al termine della sua seconda stagione nel Pegli, la nostra giocatrice deve tornare in Svizzera perché, conclusi i tre anni portati avanti parallelamente nella scuola per sportivi di élite di Tenero, come impiegata di commercio doveva fare uno stage di un anno in un’azienda del nostro Paese. “L’Elfic di Friburgo, da tempo il miglior club svizzero sotto tutti i punti di vista, mi ha contattata e mi ha offerto la possibilità di lavorare in una banca, cosa che faccio ancora attualmente al 50 per cento. Non ci ho pensato due volte, anche perché c’era la prospettiva di disputare una Coppa europea. Anche nell’Elfic mi trovo benissimo, l’allenatore Romain Gaspoz mi dà tante responsabilità ed è molto esigente, ma è giusto che sia così se si vogliono raggiungere determinati risultati”.


© V. R.
In azione

E che risultati! Al termine della prima stagione Viktoria si ritrova con ben quattro trofei, cioè tutto quello che c’era da vincere, e anche in questa stagione è sulla buona strada per riconquistarne almeno tre, non avendo praticamente rivali in Svizzera, a eccezione forse del Nyon. E pure le esperienze nella EuroCup, sia nella scorsa sia nell’attuale stagione, sono state ricche di soddisfazioni. “Questa competizione ci permette di disputare partite di un livello nettamente superiore a quello del campionato svizzero e di giocare in Paesi, come ad esempio la Francia, la Lituania, la Polonia, l’Italia o la Turchia, dove il basket è molto popolare e i palazzetti sono pieni. Questo mi ha fatto capire dove vorrei arrivare in futuro”.

Obiettivo: professionista all’estero

Ecco un bell’assist, per restare nel gergo sportivo, proprio a proposito del futuro di Viktoria (nomen omen, si potrebbe dire). “Il mio contratto con l’Elfic scade alla fine di questa stagione e il mio obiettivo è di intraprendere una carriera professionistica all’estero, possibilmente in Italia, in Francia o in Spagna. Inoltre, vorrei anche iniziare degli studi universitari, magari nell’ambito del management dello sport o dell’economia, ma dipenderà dal Paese nel quale mi troverò”.

Ma a questo punto è doveroso tornare al presente, perché non abbiamo ancora parlato della Nazionale svizzera, nella quale ha fatto tutta la trafila nelle giovanili per approdare nella squadra maggiore, dove ha esordito nel novembre del 2023 ed è ormai titolare fissa. “Sin da quando ero bambina, il mio obiettivo era proprio quello di giocare in Nazionale, per cui per me è un sogno che si è avverato. Ogni volta che indosso la maglia rossocrociata per me è una grande emozione e sono contenta dei progressi che stiamo facendo con il nuovo allenatore, il francese François Gomez”.


© V. R.
Con la maglia della Nazionale

Con un’attività così intensa, Viktoria ha poco tempo per coltivare qualche hobby. “Quando posso, mi piace uscire con gli amici, in particolare con i molti ticinesi che ci sono qui a Friburgo. E poi cerco di non perdermi gli incontri di Eurolega del Partizan di Belgrado (del quale sono tifosa) e quelli di tennis di Novak Djokovic, che ammiro per il suo talento, la sua grinta e la sua mentalità vincente”. Tutte doti, compresa la determinazione, che ritroviamo – per averla vista in campo – anche in questa giovane giocatrice, per la quale non è difficile prevedere una brillante carriera perché ha sicuramente tutte le carte in regola per riuscirci. In ogni caso, è quello che le auguriamo.

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