Michela Policastro e le vie della ‘trasformazione’

“L’Occidente rischia di distorcere lo yoga, enfatizzando pratiche superficiali e concentrandosi eccessivamente sull’aspetto fisico”

Di Keri Gonzato

Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, inserto allegato a laRegione

Classe 1977, ha seguito un percorso di formazione e trasformazione segnato da diverse tappe significative. Completata un’esperienza scolastica in ambito sociosanitario, ha poi frequentato una scuola di trucco specifica per il cinema e il teatro, e ha ottenuto un diploma presso la Scuola alberghiera e del turismo. In seguito è diventata un’insegnante di yoga. Il suo percorso lavorativo variegato segue un preciso approccio: fare solo ciò che ama, in allineamento con la sua indole. Ha vissuto a Londra e a Saint Barth, ma poi ha scelto di stabilirsi a Lugano, di cui ama il lago maestoso e le imponenti montagne. Da sette anni insegna yoga e meditazione, un cammino che percorre da oltre un ventennio.


© Ti-Press / Pablo Gianinazzi

La vita è gioia

“Per me, il lavoro ha sempre trasceso la mera nozione di un impegno professionale. L’ho sempre vissuto come uno stile di vita intrinseco, riconoscendo che esso costituisce una considerevole fetta della nostra esistenza complessiva. Ritengo che intraprendere un’occupazione che non ci appassiona sia un’idea alquanto incoerente. Pertanto, fin dai primi passi della mia carriera, ho inteso plasmare l’ambiente lavorativo in modo tale da trasformarlo in una sorta di seconda famiglia, dove i superiori e i colleghi agiscono come membri uniti da uno scopo comune”. Le parole di Michela Policastro emergono con la chiarezza e la sicurezza di chi ha realmente vissuto e incarnato ciò di cui parla. Dalla pedagogia al trucco teatrale, dal settore turistico e alberghiero al mondo fino a oggi con lo yoga, ha sempre affrontato il lavoro con un senso innato di piacere e divertimento.


© Ti-Press / Pablo Gianinazzi

“Ogni posizione è un racconto…”

Michela ama tutte le tonalità del blu, il blu del cielo e del mare riflettono la profondità che percepisce nel suo spirito… “Il mio elemento preferito è l’aria, amo volare e sospirare fra le nuvole, in un abbraccio leggero con il mondo”. Un elemento che la porta al movimento e alla mutazione. “Oggi ho un’ardente ambizione di trasformare la mia dedizione allo yoga in una professione a tempo pieno”, conferma. “In passato ho avuto il privilegio di dedicare anni al mondo del turismo e della ristorazione, accumulando esperienze preziose.
Sto concretizzando il mio progetto di unificare queste sfaccettature della mia vita, creando un’armonia perfetta attraverso la pratica dello yoga, l’ospitalità e la condivisione del benessere. È un’evoluzione che attendo con entusiasmo e che darà forma al mio futuro luminoso”. Per Michela si tratta di un mezzo di comunicazione privilegiato… “Ogni posizione è un racconto, ogni movimento è una melodia, ogni respiro è una poesia che parla del mio io più profondo”. Il suo viaggio nello yoga è iniziato inaspettatamente tanto tempo fa quando un’amica la invita a una lezione. Se al principio trova l’esperienza piuttosto noiosa, non tarda a cambiare radicalmente opinione. “La meditazione, invece, è arrivata con un viaggio indimenticabile in Ladakh. Qui, ho avuto il privilegio di condividere momenti di silenzio profondo con monaci che emanavano una serenità travolgente”. Un silenzio che tocca le corde più profonde della sua anima, d’un tratto comprende il potere di questi strumenti nell’offrire benefici tangibili. “La decisione di intraprendere l’insegnamento dello yoga è stata guidata dalla mia volontà di aprire nuove porte di consapevolezza e benessere per gli altri, in un mondo afflitto da stress e superficialità. Vedere gli occhi illuminarsi, le spalle rilassarsi e i volti sereni dopo una lezione è ciò che mi motiva ogni giorno. In un’epoca in cui la frenesia e la ricerca del materiale sembrano dominare, ho abbracciato la missione di diffondere un messaggio diverso”.


© Ti-Press / Pablo Gianinazzi

Lo yoga non è un gioco

L’attuale proliferazione di insegnanti, centri e pratiche affini allo yoga nel Ticino rappresenta un fenomeno affascinante, ma richiede un’attenta riflessione: “Mentre sempre più persone vengono attirate da questo percorso, è cruciale evitare di scivolare nell’illusione che la pratica possa essere appresa e insegnata in modo superficiale o frammentato”, spiega, “lo yoga va oltre un semplice trend o attività fisica, richiede impegno. L’insegnamento è paragonabile a professioni come lo psicologo e richiede una formazione profonda. Preoccupano le formazioni veloci, mentre l’acquisizione di competenze richiede pratica costante e rispetto per il campo”. Chi vi scrive, oltre a collaborare con Ticino7, insegna yoga e meditazione, e si trova in pieno accordo con Michela…“L’Occidente rischia di distorcere lo yoga, enfatizzando pratiche superficiali e concentrandosi eccessivamente sull’aspetto fisico. Il vero insegnamento dello yoga richiede un profondo impegno verso sé stessi e l’altro, diretto alla consapevolezza e alla pace interiore, e non può essere superficiale. Solo così lo yoga potrà continuare a trasformare la vita, oltre le mode passeggere”.


© Ti-Press / Pablo Gianinazzi

Bisogni, sogni e progetti

Michela mette in pratica ciò che insegna, la sua vita è ritmata dal godimento delle gioie semplici e dalla ricerca di un equilibrio armonioso: “Inizio la mia giornata con una pratica di yoga, meditazione e pranayama, ricevendo un’iniezione di energia positiva per affrontare le sfide quotidiane. Questi momenti di intimità con me stessa sono fondamentali per coltivare la calma interiore e la chiarezza mentale. Mi godo ogni singolo istante, ponendo un’attenzione maggiore sulla qualità delle esperienze rispetto alla loro quantità”. Durante il fine settimana si immerge nella natura, camminando tra gli alberi e respirando l’aria fresca. “Il mio fuoco è alimentato dall’amore, quella passione che mi avvolge in modo così profondo da farmi dimenticare del tempo. È l’amore per le cose che mi appassionano che mi spinge a sfidare ogni ostacolo”. Tra cinque anni s’immagina in riva al mare, abbracciata dalle montagne. Il suo sogno è creare un’attività col suo compagno, al quale è legata profondamente, che unisca l’amore per lo yoga, il desiderio di viaggiare e l’ospitalità. In bocca al lupo, Mchela!


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