Nepal: istruzioni, dritte e pericoli
Abituati a muoverci all’interno di un mondo ‘sicuro e protetto’, dove il cibo si assomiglia, nei veri viaggi le incognite sono spesso dietro l’angolo
Di Red.Ticino7
Pubblichiamo l’editoriale apparso su Ticino7, allegato a laRegione
“In generale il Nepal può essere considerato un Paese stabile. Tuttavia, specialmente nel contesto di elezioni, si devono prevedere tensioni politiche. Queste possono sporadicamente portare alle seguenti situazioni:
– delle manifestazioni possono avvenire in qualsiasi momento, sia localmente che a livello nazionale e sono spesso accompagnate da scontri;
– dei blocchi stradali (Chaka Jam) e degli scioperi generali (Bandh) sono spesso annunciati a breve termine, sia localmente per un distretto che a livello regionale o nazionale. In molti casi sono seguiti da ulteriori tensioni, perturbazioni e ritardi nel traffico stradale e nei trasporti aerei (…);
– dei coprifuochi o lo stato d’emergenza sono da prevedere in caso di disordini. I coprifuochi vengono spesso proclamati e revocati con breve preavviso.
Nei casi menzionati, la Svizzera ha in determinate circostanze possibilità limitate se non addirittura nulle di prestare aiuto in casi d’emergenza o di offrire supporto per lasciare il Paese. In tutto il Paese, compresa Kathmandu, possono avvenire sporadici attacchi con cariche esplosive di lieve entità, che possono causare lesioni alle persone e danni materiali.
(…) Per la pianificazione del viaggio occorre prendere in considerazione tutti questi fattori. Si raccomanda di seguire gli sviluppi della situazione tramite i media e l’agenzia di viaggio prima e durante il soggiorno. Si consiglia d’informarsi sulla situazione attuale. Attenersi alle disposizioni delle autorità (coprifuochi ecc.). Evitare assembramenti e dimostrazioni di qualsiasi tipo. Prevedere anche tempo e mezzi finanziari sufficienti”.
(da “Consigli di viaggio – Nepal”, DFAE, Berna 2023)