Gli Eagles volano alto, e non è la solita ‘supercazzola’
Di Red.Ticino7
Nei primi giorni di aprile del 1973 arrivò nei negozi un album destinato a durare molto più a lungo di quanto si potesse prevedere. All’inizio non fu un disco da zona alta delle classifiche, ma con gli anni recuperò tutto lo svantaggio iniziale diventando il più amato dai fan. Desperado compie oggi cinquant’anni ed è ancora in grado di affascinare a ogni ascolto con i suoni, le voci e i testi così unici che gli Eagles misero insieme in un momento unico e irripetibile della loro storia.
“Tarapia tapioco come se fosse antani, blinda la supercazzola prematurata con scappellamento a destra?”. L’interlocutore veniva colto di sorpresa, strabuzzava gli occhi, ondeggiava, ma già il conte Lello Mascetti, nobile decaduto a capo di una masnada di attempati perdigiorno nella saga cinematografica di Amici miei, si era accreditato come ispettore tombale con fuochi fatui, o addirittura come vicesindaco, e ne approfittava per scroccare una telefonata, evitare una multa, rimediare una pulitina al parabrezza. La vocazione istintiva e insopprimibile a prendere in giro il prossimo, rintronandolo con discorsi privi di senso e di logica, rendeva il conte Mascetti un campione dell’italica arte di arrangiarsi. Arte, peraltro, non alla portata di tutti, perché una supercazzola come Dio comanda richiede notevoli abilità… e soprattutto la vittima a cui propinarla.
Nato nel 1953 a Marettimo, in Sicilia, Giuseppe La Torre dopo gli studi secondari e liceali presso i padri salesiani, si è laureato in teologia alla Facoltà valdese di Roma e all’Università di Basilea. Ordinato pastore valdese nel 1985, nel 2000 è diventato pastore della Chiesa evangelica riformata nel Sottoceneri. Abbiamo parlato con lui di Chiesa, fede e del senso, oggi, della Pasqua.
E poi scriviamo di cultura (finita?); di come viene percepita la scienza e di figli che crescono (e i genitori imbiancano). Come tutti i sabati su Ticino7, allegato a laRegione. Buona lettura!