Ecco il Balestruccio (prima che sia troppo tardi)

Nei mesi freddi se ne va al caldo, in quelli più miti nidifica anche nel nostro cantone. Che – pure per questa specie – è diventato un luogo poco ospitale

Di Chiara Piccaluga / in coll. con Ficedula

Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato a laRegione

Il Delichon urbicum è una specie antropofila, vale a dire che condivide le abitazioni degli uomini da molto tempo. Costruisce il nido agglutinando delle palline di terra incollate
con della saliva alle mura degli edifici.

I balestrucci sono uccelli sociali e nidificano in colonie che contano generalmente da due ad diverse decine di coppie. Maschi e femmine presentano un elegante piumaggio nero con riflessi blu metallizzati, le parti inferiori della testa e del corpo sono bianche così come il groppone, la coda è corta, leggermente forcuta ma senza lunghe timoniere esterne. Sono uccelli migratori che tornano alle nostre latitudini in aprile e spesso raggiungono il luogo dove sono nati o si sono riprodotti. Passano l’inverno fra la zona saheliana e il sud dell’Africa e durante i loro viaggi sono esposti a molteplici pericoli. La femmina fecondata depone 4-5 uova nella seconda metà di maggio, che poi cova per 14-16 giorni. I piccoli lasciano il nido circa 22 giorni dopo la schiusa e una seconda covata è intrapresa generalmente durante l’estate a partire dal mese di luglio. Sono uccelli che cacciano in volo numerosi e si nutrono di insetti alati: mosche, zanzare, afidi, piccoli imenotteri. Quando si posano al suolo, lo fanno principalmente per prelevare della terra umida necessaria alla costruzione del nido. Un nido a quarto di sfera è formato da 700-1’500 palline di terra e saliva che, seccando, si induriscono come cemento.


© Ficedula

Un uccello minacciato

Le grandi colonie di centinaia di coppie che si vedevano negli anni Cinquanta sono in gran parte scomparse; i pericoli oggi sono l’asfaltatura di numerose piazze di paese e delle strade sterrate agricole, che ha fortemente ridotto la possibilità per il Balestruccio di trovare la terra necessaria alla costruzione del nido. La diminuzione della quantità di insetti è forse pure all’origine della decrescita di questi uccelli. Certi edifici moderni, i cui muri sono troppo lisci, non consentono più di installarsi.

Il Balestruccio in Ticino

Nel corso della primavera 2019, Ficedula in collaborazione con l’Ufficio della Natura e del Paesaggio del Canton Ticino ha realizzato l’inventario cantonale dei siti di nidificazione del Balestruccio in ogni comune/località del Ticino. Gli scopi sono stati conoscitivi e di conservazione. Per ogni edificio del Ticino si conoscono il numero di nidi occupati, interi non occupati, rotti, in costruzione, nidi artificiali e tracce di nidi, dalle quali è spesso possibile ricostruire l’evoluzione delle colonie. Un progetto grosso, nel suo genere unico. Sono stati controllati 131’392 edifici di cui 3’591 con nidi o tracce, 1’827 con nidi occupati. Tutti questi dati sono fondamentali per garantire la conservazione di questa specie. Tutti gli interessati possono ricevere gratuitamente delle schede sulla conservazione del Balestruccio inviando il proprio nome, cognome e indirizzo postale a segreteria.ficedula@gmail.com.

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