C’era un uomo al bar

Se stai benone e hai meno di 40 anni, la tua dose di vaccino quando arriverà? Risposta non cʼè, nemmeno nel vento

Di Giancarlo Fornasier

Pubblichiamo l’editoriale apparso su Ticino7, allegato del sabato a laRegione.

Anche con un certo scetticismo e una spolverata di rassegnazione, chi ha quarant’anni, è di costituzione sana e ha un quadro clinico quasi da manuale (nonostante i chiletti di troppo sul girovita, il regalo della solita vita impoltronita), spera di poter vedere la propria doppia dose di anti Covid-19 forse, ma forse forse, sotto l’Albero di Natale. Il che sarebbe anche un bel regalone perché, attestazioni ufficiali o passaporto vaccinale alla mano, il nostro 40enne potrebbe finalmente tornare a frequentare a volto scoperto aeroporti, città d’arte, isole esotiche e palazzetti dello sport. Ma oggi i vaccini ci sono solo per pochi e le mutazioni all’inglese, sudafricana, brasiliana (e chissà cos’altro arriverà) non aiutano. Davanti al suo monitor, il 40enne sogna paradisi assolati, concerti da grandi stadi e pure nuovi amori. Ma sembrano vecchie cartoline da un mondo perduto: la realtà è che in giro non c’è nemmeno un tavolino al bar dove bere un misero caffè.

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