La Ficcanaso, i colori e le case ‘shoe-free’

Costringere tutti ai piedi nudi, limitarsi al buon esempio o chiudere tutti fuori perché non sporchino?

Di laRegione

Il bianco sta alle abitazioni come il nero sta alle persone. Significa che chi ha complessi di coscia importante e spazi angusti, vestirà abiti scuri e sceglierà colori chiarissimi per ridipingere la propria casa. La premessa autoanalitica è doverosa per introdurvi al tema di questo primo venerdì di primavera: dopo cinque settimane di lavori matti e disperatissimi siamo tornati a casa e ora siamo agli ultimi ritocchi. I cinque giorni senza porte nei bagni ci hanno fatto sentire persone molto unite, le farfalline in cucina ci hanno regalato l’emozione inedita di avere animali in casa, gli scatoloni restano tuttora la cornice di ogni azione. Tra i momenti di maggior trasporto familiare c’è la seduta di fronte alla lavatrice nuova che si illumina come una giostra del luna park.

Ogni giorno si presenta un professionista esperto in cose della cui esistenza noi non ci eravamo mai accorti. Il cartongesso non è solo il protagonista di un modellino fatto ai tempi delle medie, ma è il materiale che ci consentirà di avere un soffitto perfetto in bagno. Poi passerà l’elettricista e in 10 minuti, forse anche al netto di qualche bestemmia, sistemerà la luce della cabina armadio sbagliata che ci ha fatto piangere una notte intera e litigare col maschio di casa. S’è litigato parecchio anche per i piatti nel lavandino, le briciole in giro e tutte quelle macchie sul pavimento chiaro. Chiaro perché illumina, nero perché smagrisce e poi è tutto un sentirsi non all’altezza delle proprie scelte. Per non parlare di quello spazzolino elettrico su cui lui si è intestardito, che rovina l’equilibrio cromatico del lavandino sul piano in grès. Tutti insieme facciamo lezione su come lavarci i denti senza macchiare lo specchio e il muro appena dipinto.

Cerchiamo di essere migliori, perché adesso è tutto chiaro. Domani piangeremo realizzando che i colori chiari non aumentano i metri quadrati e che il nero non fa dimagrire. Ma oggi è il tempo della volontà, e la famiglia riunita deve decidere se diventare una casa shoe-free, se esserlo in maniera oltranzista o tollerante. Se costringere tutti ai piedi nudi, se limitarsi al buon esempio o se chiudere tutti fuori perché non sporchino. E ci lascino in pace a fare di ogni lampadina una tragedia.

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