Dylan, Brenda e lo specchio (inclinato) di una generazione
Tutte abbiamo sognato di lasciare quell’uomo a bordo di una Porsche di fronte all’oceano. La realtà era molto diversa
Di laRegione
Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, disponibile anche nelle cassette di 20 Minuti per tutto il fine settimana.
Lo specchio inclinato, nella vita, lo abbiamo incontrato tutte. Quelli piazzati a tradimento nei negozi sono pericolosi ma facilmente individuabili, è negli alberghi o nelle case degli amici che si trovano quelli davvero malefici. Ci passi davanti, hai gli stessi jeans logori di sempre, la camicetta nuova, i capelli improponibili che non hai asciugato ieri sera. Eppure sembri leggiadra e a tuo agio. Lo specchio inclinato slancia, restituendo una prospettiva ingiusta e serena alla quotidianità. Nel tuo cuore sai che non è la realtà e che passando davanti alla prima vetrina vedrai forme ben diverse. Però in quel momento funziona perfettamente e fa incredibilmente bene.
Ecco, io penso che Beverly Hills 90210 sia stato il nostro specchio inclinato. Pochi giorni fa la morte di Luke Perry, il famoso Dylan della serie, ha rivelato al mondo quanto noi quasi quarantenni facciamo fatica ad invecchiare. Sto per usare l’espressione «la mia generazione» per la quale il direttore dovrebbe licenziarmi, ma non trovo un modo diverso per descrivere l’insieme di persone accomunate dalle stesse nevrosi legate, almeno superficialmente, all’età. Guardando Dylan e Brenda guardavamo la nostra vita come volevamo che fosse. Quella in cui il bullo della scuola (solo apparentemente burino e insensibile) si innamora della mora. Non della bionda. Della mora. Certo, c’è tutta un’ampia letteratura da Beautiful in su (o in giù) che narra della bionda e della mora e del fatto che, alla fine, vince sempre la bionda. Perché Dylan tradirà Brenda (la mora) con Kelly (la bionda reginetta della scuola), ma resterà sempre colui che ha provato l’ardire di mettersi con la ragazza più normale. Tutte abbiamo sognato di perdere la verginità come Brenda al ballo della scuola con l’uomo che amava, tutte abbiamo sognato di lasciare quell’uomo a bordo di una Porsche di fronte all’oceano con «Losing my religion» in sottofondo. La realtà, il giorno dopo, era molto diversa da quella che noi ammiravano il giovedì sera in pigiama sul divano senza telefonino in mano. Eppure, in quel momento ci sentivamo leggiadre e a nostro agio. Qualcuno di noi ha persino sposato giovanotti con la fronte alta. In fondo, bastava inclinare leggermente lo specchio.