Di bronchi e shampoo
Se non ti cambi le mutande ogni giorno, ripeteva sempre mia nonna, come farai il giorno in cui ti porteranno in ospedale?
Di Laura (la Ficcanaso)
Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato del sabato a laRegione.
La prospettiva di persone istruite e deputate a curarla che la trovassero in disordine era semplicemente inaccettabile per mia nonna, e lei ha fatto di tutto per tirare su dei nipoti che condividessero i suoi fondamentali valori di decoro. Dopo i quattro anni, quando la tentazione più forte non era certo quella di non cambiare le mutande, piuttosto di non metterle, ogni volta che mi capitava di andare troppo in lungo con la ceretta mi tornava in mente una rivisitazione della frase della nonna: cosa direbbe il medico che mi trovasse così conciata?
Sono dovuta diventare più che adulta per imparare che ai dottori interessano poco o niente queste cose, tanto è incredibile ciò in cui si imbattono ogni giorno. Eppure, mai e dico mai, il destino mi ha portata in ospedale con i peli sotto le ascelle. Aneddoto che mi auguro vi testimoni la mia fortuna in macchina più che la mia devozione alla ceretta. Chi ha partorito sa che decidere il nome del bebè è certamente più difficile che fissare l’ultima ceretta prima del parto.
Non pensavo certo a mia nonna – del resto ero incredibilmente in ordine con biancheria intima e depilazione – la mattina in cui abbiamo deciso di fare un giro in ospedale. Se in ospedale ci vai al seguito di un bambino hai la borsa piena di carte, colori, giochi, acqua, salviette, cracker. Non fai certo in tempo a portarti un mascara né a lavarti i capelli prima di uscire.
La pigrizia di due sere passate a rimandare lo shampoo mi si è parata davanti nel momento in cui la dottoressa ha cercato di spiegarmi come funzionano i bronchi e perché quelli della bambina non funzionano, per poi concludere che sarebbe stato più prudente un ricovero. “Lei può fermarsi, vero?”. Avrei voluto dirle di quella riunione importante di domani, di quelle valutazioni che dobbiamo fare e a cui pensavo da tutto il fine settimana. Invece pensavo solo ai capelli: no dottoressa, non posso fermarmi, devo lavarmi i capelli… Qualcosa mi ha impedito di dire la verità e mi sono fermata. La lista del necessario al papà che fa avanti e indietro da casa portando tutto ciò che ci serve aveva tutto: dalla crema mani ai salamini. Mancava la spazzola. Ma delle mutande pulite in quantità la nonna sarebbe stata molto fiera. Speriamo solo che ne servano poche.