Abitare il legno. Intervista a Pierino Bessler

Il nostro interlocutore è ingegnere del legno e ci racconta alcune potenzialità di questo materiale naturale nell’edilizia

Di Marco Jeitziner

Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato a laRegione

Nato a Zurigo, ma cresciuto ad Arogno, il suo percorso è a dir poco inusuale. Bilingue tedesco e italiano, termina il liceo linguistico e… passa al legno! Cioè all’apprendistato di carpentiere e poi agli studi d’ingegneria alla Haute école spécialisée di Bienne. La pratica professionale nel Canton Lucerna, prima come ingegnere del legno, poi come capoprogetto per un’impresa di produzione industriale di edifici modulari in legno di Brandeburgo, lo porta finalmente ad aprire il suo studio d’ingegneria in Ticino. Collabora a vari progetti, tra cui l’innovativa Residenza Ghiringhelli a Bellinzona. È anche traduttore per l’associazione di categoria Holzbau Schweiz e talvolta supplente ai corsi interaziendali dei carpentieri per l’Associazione costruttori in legno Ticino e Moesano (Ascoleti).

Tutto comincia dall’infanzia grazie all’azienda agricola di famiglia. “Ho sempre partecipato attivamente ai vari lavori di costruzione, ampliamento e ristrutturazione” racconta Bessler. “Ho imparato molto dai miei genitori, sia riguardo alla lavorazione del legno, sia riguardo alle proprietà delle sue varie essenze”.

È l’ampio ciclo di vita di questa importante risorsa che lo ha sempre affascinato: dalle condizioni ambientali per la sua crescita nel bosco, attraverso la sua lavorazione e il trattamento, alla fabbricazione di derivati e prodotti d’ingegneria sfruttati nell’edilizia. “L’arte sta proprio nel riconoscere e nell’avvalersi dei punti di forza di questo materiale per un suo utilizzo efficiente”, spiega l’esperto.


Pierino Bessler

Sensibilità elvetica

Parlando di esigenze del presente rispetto a quelle del futuro, secondo Bessler in Svizzera c’è parecchia attenzione alla sostenibilità ecologica. A cominciare dalle stesse scuole di ingegneria che ha frequentato: “Il nostro Paese è rinomato a livello mondiale per l’innovazione tecnologica riguardo a questo materiale da costruzione”, afferma. Diverso poi il discorso nell’edilizia pubblica e privata dove comanda ancora il cemento. Purtroppo, osserva, “solo una piccola parte, seppur in aumento, delle costruzioni nuove sfrutta il legno come materiale primario per la sua struttura”. Il motivo? Tra committenti, architetti, ingegneri e aziende mancherebbe la consapevolezza dell’impatto ambientale, così come la conoscenza dei metodi di progettazione, produzione e montaggio della costruzione in legno moderna. Spesso, aggiunge, “gli architetti ricevono una formazione carente per quanto riguarda il legno come materiale da costruzione”.


© Renggli Sa
Complesso Case di ringhiera, in via Ghiringhelli a Bellinzona

Abitare nel legno

Di abete rosso, larice, frassino, castagno, faggio – cioè il tipico legname per l’edilizia – la Svizzera ne è piena. L’Ufficio federale dell’ambiente parla di due vantaggi: il legno assorbe CO2 durante la crescita e lo immagazzina come carbonio; inoltre la sua lavorazione ha un impatto ambientale inferiore rispetto ad altri materiali (calcestruzzo, vetro, acciaio ecc.). Non è tutto. Bessler spiega che il legno pesa di meno, è più facile da prefabbricare e trasportare, riducendo quindi i tempi sul cantiere. “Trattandosi di una costruzione a secco, non richiede tempi di attesa tra una fase e l’altra dell’assemblaggio”, afferma. Il cemento, invece, deve asciugare. Essendo più leggero, il legno è vantaggioso anche per “il rialzamento e l’ampliamento di edifici esistenti (…), anziché sfruttare terreno vergine”. Ha poi un’ottima capacità di isolazione (termica/fonica), di permeabilità dell’umidità; qualità sensoriali olfattive/tattili; è addirittura più antisismico. Può anche stupire sapere che, spiega, “al contrario del metallo, le sue proprietà strutturali non sono influenzate dalla temperatura, quindi benché questo possa sembrare controintuitivo, una struttura portante in legno garantisce una sicurezza maggiore anche nel caso di un incendio”. Pochi e rimediabili gli svantaggi. Al minore immagazzinamento di calore, si ovvia con del calcestruzzo aggiunto alle solette. La maggiore progettazione si compensa con tempi realizzativi inferiori. Infine, molti pensano che i costi siano maggiori quando invece, spiega Bessler: “Un edificio concepito in legno fin dal principio, ha un costo simile a uno paragonabile eseguito con metodi di costruzione tradizionali”.


© Ti-Press
Centro sci nordico a Campra

Una questione culturale

Se, come accennato, spesso sono proprio gli architetti a non conoscere le virtù edili del legno, la sua (finora) poca diffusione è dovuta anche a motivi culturali e storici, spiega Bessler: “La costruzione in legno è originaria del Nord, mentre al Sud si prediligeva il sasso”. Oggi, in Ticino, la cultura del legno è ancora giovane – riconosce –, servirà tempo per coinvolgere tutte le parti interessate (investitori, architetti, imprese ecc.). Tuttavia, dice convinto: “L’utilizzo nella costruzione è in forte aumento e la crescita di questo settore sarà esponenziale”. Anche perché non mancano gli esempi a Sud delle Alpi: “Rifugi in montagna, infrastrutture scolastiche e sportive, stabilimenti commerciali e industriali, residenze abitative, come anche case monofamiliari”, dice. Per citare alcuni esempi, oltre alla Residenza Ghiringhelli, la capanna Monte Bar a Capriasca, il Centro sci nordico di Campra, il Liceo provvisorio Lugano 3 a Viganello, la casa Matter a Gordola ecc. Per gli stabili pubblici, conclude Bessler, “sicuramente si potrebbe fare di più”, mentre nel privato ipotizza delle sovvenzioni “con l’obiettivo di migliorare l’impatto ambientale del settore edilizio in generale”.


© Ti-Press
La capanna Monte Bar

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