Ah, ecco cosa attira le zanzare!
In un mondo pieno zeppo di persone in che modo questi fastidiosi insetti scelgono le loro vittime? È una lunga storia che vale la pena di scoprire: seguiteci
Di Roberto Roveda
Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato a laRegione.
Ok. Ci risiamo. Arriva l’estate ed ecco ricomparire le zanzare, più fastidiose e più affamate che mai. Soprattutto ‘dispettose’, perché sembrano prediligere alcune persone e lasciare invece incolumi altre. Ma veramente accade questo? Ed è vera la storia che
le zanzare scelgono le loro vittime in base al sapore del sangue… seguendo il famoso detto “se ti hanno punto è perché hai il sangue buono”? In verità il luogo ideale per le nostre vampire è una bella discoteca all’aperto, frequentata da marcantoni cultori della birra e donne in gravidanza, tutti sudati e lanciati in danze sfrenate. Volete sapere il perché?
Informarsi è meglio!
In questi casi, prima di spararla grossa, meglio osservare e conoscere il proprio nemico. Nel nostro caso ad aiutarci è Graziano Ciocca, biologo e divulgatore, con il suo Bufale bestiali (De Agostini, 2021), un vero e proprio vademecum per districarci tra miti, panzane e storie vere del mondo animale. Scopriamo così una prima cosa: non tutte le zanzare che ci ronzano attorno hanno bisogno di succhiare il sangue. A farlo sono le femmine adulte che scelgono questo particolare tipo di nutrimento per coprire il fabbisogno energetico necessario per procreare. I maschi adulti succhiano il nettare e sono, per esempio, fondamentali per l’impollinazione delle piante di cacao nei Paesi caldi. Insomma, senza di loro niente cioccolato. Quindi l’equazione zanzare uguale puntura non è corretta, anche se già le femmine di zanzara i loro danni li fanno dato che questo insetto provoca circa 750mila morti l’anno diffondendo, soprattutto nei Paesi tropicali, la malaria, la febbre gialla e la Dengue. Da noi, almeno, si accontentano di far crescere pomfi e provocare prurito, rendendo più difficoltose le notti estive.
Che cosa le attrae?
Arriviamo ora a capire come le femmine scelgono i loro bersagli. Prima di tutto non è vero che ad attirarle è la luce. Come avrete più volte sperimentato colpiscono benissimo al buio, anche in zone all’aperto dove non c’è l’ombra di un lampione. Ad attrarle non è neppure il sapore del sangue. Insomma, non è che assaggiano tutti, presenti e poi si accaniscono sulla persona che dimostra di proporre la “bevanda migliore”. Non sarebbe un metodo efficiente anche perché il rischio
di venire schiacciate dall’aggredito non è basso. Da studi fatti si è capito che ad attrarle è la nostra respirazione, l’anidride carbonica (CO2) che espiriamo, un gas che riescono a captare a 35 metri di distanza. Va bene, questa è un’indicazione importante, ma tutti respiriamo e solo alcuni sembrano bersagli ideali per queste vampire volanti.
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SETTE VITTIME IDEALI
Sempre in base a prove fatte in laboratorio, eccovi la lista delle sette vittime ideali delle zanzare.
1. Le donne in stato interessante
Le signore in dolce attesa respirano per due ed emettono più anidride carbonica della media. Inoltre, hanno una temperatura corporea più alta rispetto al resto della popolazione. E alle zanzare il caldo piace.
2. Persone vestite di nero
Da esperimenti fatti è emerso come le zanzare siano attratte dai colori scuri, seguiti dal rosso e dal blu.
3. Persone belle grandi
Più la corporatura è massiccia e più si emette anidride carbonica.
4. Bevitori (di birra)
Le persone che bevono alcolici, in particolare birra, attraggono le zanzare probabilmente perché emettono odori particolari nel processo di metabolizzazione dell’alcol.
5. Persone con odore attira-zanzare
L’odore della pelle, dopo il CO2 emesso con la respirazione, è la cosa che viene captata maggiormente dalle ‘vampire volanti’. Nella nostra pelle sono state isolate ben 350 sostanze diverse e alcune piacciono particolarmente alle zanzare.
6. Le belle compagnie
Essere in gruppo significa accendere l’attenzione di questi insetti perché più persone emettono maggiori quantità di anidride carbonica. Poi, una volta calate nel gruppo, infieriranno su quelle che più rispondono ai requisiti descritti ai cinque punti precedenti.
7. Persone in movimento
Se vi muovete emettete più CO2 e diventate vittime predestinate. È però vero che le zanzare tendono a memorizzare gli odori una volta vicine e se vi dimenate per scacciarle vi individueranno come una preda difficile, lasciandovi in pace. Almeno per un poco.
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TRUCCHI PER DIFENDERSI
Acquisite tutte queste informazioni, la cosa migliore per non attirare l’attenzione sembra quella di smettere di muoversi, riprodursi, produrre calore e respirare. Una soluzione impossibile. Meglio invece puntare sulle zanzariere, il metodo più efficace per tenere lontane le zanzare. Quando si è fuori casa l’unica è usare in abbondanza sostanze repellenti, cosa che non significa mangiare aglio o altri cibi “puzzolenti” per rendere indigesto il proprio odore. Stick, spray, zampironi e anche oli essenziali fanno il loro dovere, anche se il record di repulsività lo detiene il dietiltoluamide (DEET), una sostanza comune negli antizanzare messa a punto dall’esercito americano nel 1944 proprio per proteggere i soldati impegnati in battaglia nelle giungle del Pacifico. Alcuni esperti sostengono poi che sia efficacissimo l’estratto di erba gatta, mentre in molti laboratori si sta studiando come riprodurre l’odore delle notonette, delle cimici d’acqua che sono le naturali predatrici delle larve di zanzare. L’icaridina (KBR 3023) è uno dei più recenti principi attivi immessi sul mercato. Ha scarso assorbimento cutaneo, caratteristica che consente l’applicazione anche a bambini con più di due anni (escluse le formulazioni spray). Può avere efficacia dalle 3 alle 10 ore in proporzione alla quantità applicata sulla cute. Ha effetto repellente contro zanzare, mosche, tabanidi, simulidi e zecche. Fra gli estratti vegetali (eucalipto, citronella, geranio, lavanda, piretro, bergamotto, timo ecc.), il principio attivo più efficace è il paramatandiolo (Citrodiol) ricavato dall’eucalipto. Deve essere usato ad elevate concentrazioni per assicurare una protezione prolungata, con possibili odori sgradevoli anche alle persone. È efficace per pochi minuti, quindi deve essere ripetutamente applicato. Trova concrete applicazioni per la protezione di bambini inferiori ai 2 anni di età. Poi ci sono gli ultrasuoni, i sistemi di cattura con emissioni di CO2 e mille altre diavolerie: alcuni funzionano egregiamente, altri con molte riserve.