Il sesso è tra noi (e non se lo sono inventato “i ragazzi”)
I giovani sono la rappresentazione del mondo creato loro dagli adulti. E di che ci meravigliamo, dunque?
Di Giancarlo Fornasier
Pubblichiamo l’editoriale apparso sabato su Ticino7, allegato a laRegione.
Nel 2018 vennero resi pubblici i dati scaturiti da un sondaggio realizzato dai ricercatori dell’Istituto di medicina sociale e preventiva (IUMSP) di Losanna e del Polo di ricerca nazionale LIVES delle Università di Losanna e Zurigo. L’indagine, condotta attraverso un questionario online, prendeva in esame le risposte fornite da oltre 7’000 giovani di un’età media di 26 anni (ma furono ben 40mila quelli contattati). Tra i dati scaturiti, il primo rapporto sessuale che avviene poco prima dei 17 anni; e oltre la metà delle ragazze sostiene di avere accettato un contatto “sessuale indesiderato”. Lo studio, dichiararono i ricercatori a Swissinfo.ch, mise “in cifre aspetti già noti ma non ancora quantificabili”. Per esempio che il 62% dei ragazzi e il 44% delle ragazze avevano già consultato un sito o una applicazione per incontri. E che il 35% dei maschi (il 22% delle femmine) avevano avuto una relazione sessuale con un persona incontrata sul web.
Nelle classifiche ufficiali rilasciate dai motori di ricerca (tipo Google) le parole legate alla sfera sessuale non compaiono, ma è noto che sono tra le più digitate. I recenti confinamenti hanno portato a vere esplosioni di navigatori-utenti che scaricano e caricano materiale a sfondo pornografico. Inutile scrivere che non sono tutti “ragazzi”, anzi. E così, tra corpi troppo esibiti nelle scuole (per alcuni) e canzoni “trapper” sessiste e violente (per altri), l’ipocrisia abbonda. E fare un po’ di autocritica, no?