Uomini, se li conosci non li eviti
Dedicato a chi crede che l’uomo “non deve chiedere mai” (nella speranza che non ne abbiare uno tra le quattro mura di casa).
Di Laura (la Ficcanaso)
Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato del sabato a laRegione.
Occorre essere lucidi nell’analisi: quello che abbiamo a fianco è uno stronzo o un cretino? Lo stronzo non dimentica i compleanni ma consapevolmente ignora le ricorrenze socialmente popolari, San Valentino in testa. Lo stronzo, anche se di mestiere gestisce tutto il giorno persone estrose e insopportabili, è capace di restare in perfetto silenzio in una cena a cui vi hanno invitati per socializzare. Quando il cretino delle altre inizia a raccontare barzellette, vi congratulate mentalmente con voi stesse per aver sempre rifuggito l’umorista. Ma quando lo stronzo risponde a monosillabi alle domande cortesi degli altri commensali lasciando immenso spazio al silenzio, vi domandate in quale scaffale del supermercato fosse nascosta la via di mezzo. Lo stronzo beneficia indirettamente di una pubblicità degli anni Ottanta, in cui il maschio era colui che non doveva chiedere mai (era quello del profumo da macho, ve lo ricordate dai…). In realtà lo stronzo deve chiedere sempre: dove sono i calzini, dove sono i biscotti per la colazione, dov’è il caffè, dov’è la crema solare del discount “protezione 10”, quella inutile che usa soltanto lui. Del tutto arbitraria e infondata, insomma, l’associazione mentale con il bel tenebroso, generoso di sentimenti ma non di parole. Intanto il cretino ha già messo in piedi una conversazione per intrattenere l’uditorio. Se non sono barzellette sono opinioni sul virus, i contagi, la carica virale, i bambini, le scuole. Voi vorreste dire soltanto che è un disastro, lui vuole spiegare perché lo è e quali geniali soluzioni il mondo sta dimenticando di adottare.
Lungi dall’essere un attacco di cinismo, quello che avete appena letto è un esercizio propedeutico all’eliminazione di quella che il Washington Post definisce “toxic positivity”. La positività tossica è quella che ti spinge a dimenticare il fatto che stai vivendo una brutta circostanza, anziché concentrarti su come trarre il meglio da ciò che ti è dato in sorte. Insomma: smettete di pensare che lo stronzo e il cretino cambieranno (al massimo potrebbero scambiarsi i ruoli) ma iniziate a pensare a come ottenere il meglio da ciò che avete in giro per casa. Lo stronzo potrebbe trovare la crema solare, il cretino potrebbe spiegargli che in realtà non serve a nulla. Potrebbero intrattenersi l’uno con l’altro, lasciandovi il tempo di leggere l’ultimo Montalbano.