A proposito di matrimoni & divorzi
Di Sara Rossi Guidicelli
Pubblichiamo un contributo apparso in Ticino7, allegato del sabato nelle pagine de laRegione.
Se siete avvocati divorzisti, meglio saperlo subito: non si parla bene di voi in questo film di Noah Baumbach. Si parla bene delle donne e degli uomini imperfetti, per quanto bene non sia la parola giusta: c’è tenerezza per loro. Si parla con gusto delle litigate, con sincerità della piccola cattiveria che viene fuori ed è così liberatoria. E così distruttiva. Storia di un matrimonio è uscito l’anno scorso e mostra come due persone molto sensate che decidono di divorziare vanno prima da un mediatore, che chiede loro di dire tutto quello che stimano l’uno dell’altra; poi però finiscono per odiarsi grazie ai buoni consigli dei loro avvocati. Alla fine perderanno un mucchio di soldi, ma non è il finale che conta.
Nello stesso periodo in cui ho visto questa splendida pellicola, scritta, girata e recitata benissimo, leggevo Come in un film, libro dello scrittore franco-brasiliano Régis de Sá Moreira, su una coppia che si prende e si lascia e si riprende un po’ di volte. Non che mi piacciano particolarmente le storie d’amore, è che il libro è davvero speciale. Scritto come una partitura teatrale, a raccontare sono un po’ lui, un po’ lei e un po’ vari altri personaggi che c’entrano e non c’entrano nella storia. Fa ridere, fa fare salti di gioia per le battute ben azzeccate e alla fine non parla neanche tanto d’amore. Piuttosto: di sesso, di noia, e ancora di tenerezza.
C’est la vie… che se durasse due ore, sarebbe anche tutto perfetto, come dice l’autore, ma visto che per fortuna è un po’ più lunga, qualche cosa deve pur sempre finire in vacca.
‘So che sta andando tutto troppo in fretta, come dicono le riviste, ma chissenefrega delle riviste, non mi servono più, ho una vita adesso’
Dal libro Come in un film di Régis de Sá Moreira (2017)
‘Lei è bravissima ad aprire i barattoli grazie alle sue braccia muscolose che ho sempre trovato sexy’
Dal film Storia di un matrimonio del regista Noah Baumbach (2019)