Stupidità: un test ti salva la vita?
“Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza”: una sacrosanta verità, in politica come in amore.
Di laRegione
«La filosofia è sempre una forma di alto dilettantismo, in cui qualcuno, per tanto che abbia letto, parla sempre di cose su cui non si è preparato abbastanza». Ringrazio l’utente di questo post lasciato in un portale ticinese. È una fortunata conclusione di Umberto Eco, il quale rispetto alle capacità umane era giunto ad altre illuminanti formulazioni. Per esempio: «Lo stupido è insidiosissimo. L’imbecille lo riconosci subito, mentre lo stupido ragiona quasi come te, salvo uno scarto infinitesimale» (roba da non dormirci sopra). Oppure: «Non bisogna farsi mai ricattare dalla stupidità altrui», conclusione sempre di Eco che va di pari passo con le inarrivabili: «Mai discutere con
un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza» di Oscar Wilde, e «Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza» di Arthur Bloch.
In un simpatico volume dal titolo Manuale del perfetto imbecille (Franco Angeli, 2014), lo psicologo, sociologo e docente Umberto Longoni dispensa un interessante consiglio alle lettrici. Se temete che il vostro partner o la persona con la quale uscite sia un imbecille, chiedetegli di indovinare: «1) il colore della vostra anima; 2) il fiore che preferite; 3) l’albero che vi affascina; 4) il sogno che nascondete nel cuore; 5) una cosa di lui che vi ha colpito o conquistato». Se nessuna delle risposte è corretta, avete di fronte «quasi sicuramente un imbecille onnisciente», afferma l’autore. Con due risposte «forse ha avuto fortuna». Con tre dategli speranza. Da quattro in su potreste avere trovato l’anima gemella… A meno che non siate davanti a un mago o a un indovino.