Finalmente a casa (dopo le vacanze)
Tornare tra le quattro mura, il nostro bagno e tutti i vestiti a disposizione sono una liberazione. E potersi così riposare!
Di laRegione
Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, disponibile anche nelle cassette di 20 Minuti per tutto il fine settimana.
Tizio rientra dalla Grecia con un’abbronzatura da fare letteralmente invidia. Perché non sai quanto ci si abbronzi dovendo stare in acqua con i bambini. C’è il grande che pretende di nuotare e rifiuta orgoglioso i braccioli; il piccolo che ha definitivamente imparato a camminare e assapora la libertà inebriante di raccogliere la sabbia, tirarla, mangiarsela, sudare e poi rotolarsi per terra fino a essere impanato come una cotoletta. Lo iodio, il mare, i parenti e l’agitazione e non è che si sia dormito tanto. Si siede di fronte al computer con la soddisfazione che immagineresti possibile unicamente sul divano, in solitudine, con una buona birra in mano.
Tutti insieme, con passione
Tizia è sopravvissuto a 25 giorni con il bagaglio da moto. Dovevano essere 14 ma la Corsica era così bella, i tramonti così affascinanti. Oggi che ha finito anche l’unico detergente che si era portata dietro ha riaperto la porta di casa saltando in braccio alla signora delle pulizie. L’altra Tizia è di quelle sfollate al mare con i bambini mentre il marito continua a lavorare in città. Lo schema si ripete per le numerose sorelle e lei si trova in una mischia di bambini, preadolescenti e adolescenti galvanizzati dall’essere cuginanza in vacanza insieme. Fanno colazione in 15, pranzo in 13, cena in 22 ogni santo giorno dall’inizio di agosto. Tizia ormai annuisce anche al telefono senza parlare, lava piatti e richiama bambini e scrolla asciugamani pieni di sabbia e prepara panini per il mare anche adesso che è tutto finito. E tutto questo sarebbe niente se non fosse attorniata da mamma e papà tesissimi dalla presenza di figli e nipoti, non abituati alla giungla, decisi a non retrocedere dalla regola che eventuali assenze ai pasti vanno comunicate con almeno 72 ore di anticipo.
Che bella vacanza
Per parte mia sono tornata emozionandomi di fronte alla lavatrice, alle mie lenzuola di canapa, ai miei bagni microscopici ma piastrellati di rosa, ai miei tovaglioli di carta e alla mia acqua del rubinetto (molto meglio di quella nelle bottiglie di plastica). Alla mia cabina armadio dove risiedono tutti i vestiti che ho e non quella selezione parziale e crudele che avevo dovuto fare per partire.
Le vacanze sono uno stress devastante. Non conosco nessuno che non sia entusiasta di essere finalmente tornato a casa a riposarsi.