‘Il panettone magico del Signor Flo’ per far riaffiorare i ricordi
Nel contesto della Casa per anziani Alto Vedeggio è stato ‘sfornato’ un volumetto con una storia natalizia dedicata a chi è affetto da Alzheimer
Di Moreno Invernizzi
Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato a laRegione
In una metaforica cucina è stato preparato con amorevole cura ‘Il panettone magico del Signor Flo’, un libriccino nato dalla collaborazione fra Reva, operatrice della casa per anziani di Mezzovico, e Cinzia che ha messo nero su bianco la storia. Il volumetto è dedicato in particolare a coloro che fanno i conti con disturbi cognitivi dovuti all’Alzheimer e il suo scopo è quello di andare a stimolare i ricordi legati al periodo natalizio.
“C’era una volta…”. Iniziano così molte delle fiabe che hanno caratterizzato la nostra infanzia. Molte volte declinate a ‘ninnenanne’ della tenera età, narrate da un genitore. La fiaba di cui parliamo oggi inizia però diversamente, e diverso, non da ultimo, è anche il pubblico (il ‘target’) a cui è destinato. Perché Il panettone magico del Signor Flo è infatti primariamente (ma non esclusivamente, come vedremo più avanti) pensato per le persone un po’ più in là con gli anni.
Una storia nata dal basso
«La nostra storia, quella del panettone magico del signor Flo, nasce dalla bella intuizione di Reva, un’operatrice socioassistenziale che lavora nel reparto protetto dedicato alle persone con disturbi cognitivi derivanti dall’Alzheimer a Mezzovico – racconta Stevens Crameri, direttore della Casa per anziani Alto Vedeggio, parte integrante della rete degli Istituti Case anziani del Vedeggio –. Il suo impegno va oltre le sole conoscenze e competenze professionali: Reva è particolarmente vicina alle sensibilità dei nostri residenti, riuscendo così a stabilire un legame più profondo del semplice rapporto che di norma si instaura tra paziente e assistente di cura. Così, partecipando a un corso di cucito con Cinzia (l’altra… ‘fornaia’ del panettone del Signor Flo, ndr), ecco nascere l’idea di realizzare un libro destinato a pazienti affetti da disturbi cognitivi. Un libro non fine a sé stesso, ma con il chiaro intento di andare a stimolare queste persone, prendendo come base un contesto ben preciso: il periodo natalizio, da sempre foriero di parecchi ricordi e fucina di storie (quelle vere, vissute nel corso degli anni).

L’agile pubblicazione
Quando Cinzia (la principale artefice della parte scritta) e Reva (la ‘mano’ che ha dato forma ai disegni contenuti nel libro) lo scorso mese di marzo sono venute a presentarmi la bozza del Panettone magico del Signor Flo, ne sono subito stato entusiasta. Tutto nasce da un’idea che viene dalla base anziché calata dall’alto, e ciò significa che i nostri collaboratori o colleghi hanno sposato appieno quella che è la filosofia della Casa anziani, e per noi vuol dire che un altro obiettivo è stato raggiunto». I classici due piccioni con… un panettone. Quello magico del Signor Flo diventa così realtà: «A Mezzovico abbiamo la fortuna di poter contare sul sostegno della Fondazione Faustina Bianchi, nata parecchi anni fa proprio con lo scopo di sostenere dei progetti destinati ai nostri residenti. E quando ho presentato agli amministratori della Fondazione il progetto del libro, il mio entusiasmo è divenuto pure il loro». Grazie al loro sostegno, è stato possibile ‘sfornare’ il panettone magico, nella forma del libriccino di una quarantina di pagine, stampato inizialmente in 400 esemplari.

Reva e Cinzia, le “fornaie” del libriccino
Il riaffiorare dei ricordi
Distribuiti a chi? «I primi a sfogliare Il panettone magico del Signor Flo sono stati i nostri residenti. Parallelamente, sempre grazie al sostegno della Fondazione Faustina Bianchi, che grazie al suo prezioso contributo e sostegno ha reso possibile la realizzazione pratica di questo progetto, in ottobre hanno preso avvio dei momenti dedicati al libriccino, nel corso dei quali Cinzia e Reva vanno oltre la semplice presentazione del libro, corredandola con una serie di animazioni a tema, trasformando questi momenti in una sorta di incontro interattivo, lavorando sul vissuto dei partecipanti, spingendoli così a tuffarsi nei loro ricordi e farli riaffiorare. Non andando a sovrastimolarli, ma a stimolarli in modo dolce e positivo, condividendo questi ricordi con tutti i presenti. Inoltre, una copia del Panettone magico del Signor Flo è poi stata inviata alla settantina di case per anziani sparse sul territorio del Canton Ticino». Ma non è finita qui: «Sulla scia dell’entusiasmo che ha suscitato questo progetto, la delegazione consortile ha già formulato il suo auspicio: che il libro – al cui interno non viene unicamente narrata la storia del Signor Flo, ma vi è tutta una serie di altri racconti, giochi e attività (dalle ricette ad altro ancora da scoprire pagina dopo pagina) che ognuno può fare in famiglia, rivelandosi così un prezioso strumento che i parenti possono sfruttare per interagire con il proprio caro – possa avere anche un suo seguito. Pensato per il mondo degli anziani, il libro può essere pure sfogliato e apprezzato da un pubblico più eterogeneo: essendo anche presidente della rete cantonale degli asili nido, lo testerò, con qualche lieve accorgimento per adattarlo al bacino di fruizione, nel mondo dell’infanzia», conclude Stevens Crameri.

Un ponte fra generazioni
«Questo libro vuol anche essere una sorta di ponte tra due generazioni: quella delle persone anziane e quella dei più piccoli, mettendole in contatto con le attività che vengono proposte al suo interno, idealmente attraverso alcuni momenti di incontro e laboratori in casa anziani, magari impastando assieme il panettone seguendo la ricetta contenuta nel libro, decorandone la superficie o altro ancora», sottolinea Cinzia, una delle due ‘mamme’ del Signor Flo e del suo magico panettone.
Da dove nasce l’idea di questo libro? «Alle spalle ho già diverse pubblicazioni per bambini o pensate per il mondo che ruota attorno all’infanzia, come Dove il fiume divide, l’amicizia unisce per le famiglie diurne del Mendrisiotto. Insomma, sono una persona a cui piace inventare storie, per cui mi è stato relativamente facile pensarne una come Il panettone magico del Signor Flo. Ciò che non mi viene bene, per contro, sono le illustrazioni, ma a sopperire alle mie carenze ci ha pensato l’abile mano di Reva, a cui l’idea del libro è subito piaciuta e che ha deciso di assecondarmi in questo progetto. L’idea è stata molto apprezzata pure da Stevens Crameri, che si è subito attivato affinché, dal computer, la fiaba trovasse il suo posto anche in un libro da tenere in mano e sfogliare».
Con, appunto, già una… seconda puntata in previsione: «Dato che Il panettone magico del Signor Flo è un libro che vuol fare leva sui ricordi, l’idea sarebbe poi di raccogliere queste testimonianze vivide del periodo natalizio di un tempo, narrate in prima persona dagli ospiti della casa per anziani, e di renderle eterne attraverso un nuovo libro. Facendo diventare in senso lato eterna pure la persona: nessuno muore mai se qualcuno ne tiene in vita il ricordo».
