La privacy del pidocchio
È peggio che tuo figlio dica “mi sento la febbre” o “mi prude la testa”? Vertiginosa, terribile e diffusa, la (temibile) domanda del momento è la seconda
Di Laura (la Ficcanaso)
Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato a laRegione
Dimenticati per tanti mesi, evidentemente surclassati da malanni più grandi e contagiosi, i pidocchi sembrano tornati improvvisamente di moda. Non so da voi, ma da noi la prassi è che i genitori del malcapitato avvisino la scuola, la quale con discrezione, ossia senza indicare il nome del bambino, segnala un caso di pediculosi nella classe xy. Chiaramente, il comitato mamme killer non perde tempo e se ne frega della privacy. Inizia a interrogare i figli su chi si grattasse la testa, chi sia stato assente qualche ora (il tempo per i genitori di passare in rassegna ogni singolo capello alla ricerca di ospiti indesiderati). Presto gli indizi non danno scampo. I bambini, che al primo giro di pidocchi erano innocenti e non nascondevano nulla, ma sono stati presi in giro, oggi hanno paura. “Ti prego mamma, non dirlo a nessuno, se no le bambine più grandi dicono a tutti che non devono avvicinarsi a me”. La mamma bilancia dovere civico e protezione per la creatura, entra in modalità leonessa e si prende cura del bambino in pericolo nella giungla dei coetanei.
Lo shampoo, il trattamento, i pidocchi veri e propri e le loro uova. Importante sapere che i trattamenti sono efficaci solo contro i pidocchi, il resto del lavoro va fatto a mano. Mai consiglio fu più utile di quello di togliersi gli occhiali da miope e comprare una luce da speleologo, che del resto può essere un salvavita in casa in molte situazioni. Con la coscienza a posto e una discreta cultura sul tema ritorniamo a scuola a testa alta, persino a prendere il caffè con le altre mamme. Le bambine più grandi ci proveranno, ghettizzeranno e si prenderanno gioco di quella bambina timida a cui la testa continua a prudere. La mamma regina della giungla non può che sperare che la piccola abbia recepito il suo insegnamento. “Vai, a testa alta e ricorda alle bambine cattive che i pidocchi si possono debellare, la stupidità invece no. E se proprio va male, passa alle mani”.