Come fabbricare un mito (letterario) e altre storie di vita
Di Red.Ticino7
Di quanti scrittori conobbe e frequentò Ernest Hemingway – Anderson e Fitzgerald, Faulkner, Dos Passos, Pound e Gertrude Stein, Joyce – nessuno compete con lui per dosi di mitologia aggiunta. A fondamento della costruzione c’è lui stesso. Nulla è inventato o quasi nulla da critici e lettori. Solo raccolto, unito al cumulo pronto e gettato sui libri. C’è un momento in cui ha smesso di essere lo scrittore per restare unicamente il personaggio? Il cacciatore e il pescatore seriali, il collerico liquidatore di amici, il seduttore e l’innocuo (forse non per sé) mitomane, la vittima, perfino, ugualmente seriale di certi comici incidenti, alcuni davvero tragici… Segni del destino, il declino stava arrivando.
Nata a Carson City (Nevada) nel 1976, Mara Bertelli Sanz ha studiato ciò che amava all’Università di Losanna: Lettere. Già da allora il suo spirito “Yes, I can” aleggiava nell’etere dandole il sentore che un giorno quella laurea l’avrebbe messa a frutto. Il suo quaderno delle esperienze professionali, ma anche di vita, racchiude: 10 anni di giornalismo radiofonico, due centri yoga, altre attività imprenditoriali e, dulcis in fundo, un ristorante a cui si dedica con passione. Affascinata da tutto ciò che orbita attorno all’argomento “cibo”, la vita – anche qui – le ha donato l’opportunità di fare oggi ciò che le risuona di più. In fondo in fondo, però, si sente un po’ ballerina… quello che avrebbe voluto fare sin da piccola. Cosa non sopporta? Le lamentele.
E poi parleremo di proteine, di pidocchi, di Ceo che tagliano teste (e impieghi) e di fare un viaggio sull’Alpe Cruina (Novena). Solo su Ticino7, a partire da sabato con laRegione. Buona lettura!