Caro diario, ovvero Ferragni vs Morrison

“Back to school?”. Ormai ci siamo, lo sapete, e naturalmente in classe sono le piccole cose a fare la differenza. Come l’agenda scolastica, per esempio

Di Laura (la Ficcanaso)

Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, allegato del sabato a laRegione.

La cartoleria vicino alla scuola ha fatto i saldi a luglio, prima di chiudere e riaprire in attesa del periodo più temuto dalle madri di ogni latitudine: il “back to school”. Un momento che le persone normali non conoscono e non attendono. Perché le persone normali fanno un paio di settimane di vacanza in estate e poi tornano alle consuete faccende, mentre chi gestisce dei bambini vive sulle montagne russe per settimane tra campi estivi, vacanze e soggiorni benedetti dai nonni. “Back to school” significa ritorno alla normalità, ai ritmi di sempre. Riposanti e benedetti come la monotonia. “Back to school” significa anche spesa per la scuola. Qui le nevrosi variano, perché ci sono scuole dove vengono fornite liste dettagliatissime con le caratteristiche che ogni penna e quaderno devono avere… 
Il solito lungo preambolo è per arrivare al punto: come ogni grande leader e interprete del proprio tempo, Chiara Ferragni non ci abbandona in un momento così difficile. E sfodera una linea di diari, quaderni e astucci per tornare sui banchi in grande stile. Pubblicizzata dal soggiorno in Sardegna pochi giorni prima di dare inizio a quel genere letterario e sociologico che sono le foto con i fornitori di servizi a fine vacanza (la foto con l’insegnante di nuoto di Leone, con la massaggiatrice, con lo staff della villa, con i cuochi in una selva indistinguibile di hashtag #adv #supplied che dovrebbero indicare variazioni nel grado di servitù), la linea distinguibile dall’arcinoto occhio azzurro stilizzato, offre tutto l’armamentario necessario per una scuola di successo. Successo nel vero senso della parola.
Il diario è infatti infarcito di esortazioni motivazionali di Chiara: “Be your own hero”; “Boss babe”; “Il segreto è amare sé stessi incondizionatamente”; “Il futuro è di coloro che imparano a essere la versione migliore di sé stessi”. Forse le frasi di Gino e Michele e di Jim Morrison (“Darei la vita per non morire”, sicuramente la hit del genere) della Smemoranda hanno fatto di me la cinica inconcludente che sono, mentre le ragazzine di oggi potrebbero davvero diventare ragazze positive e di successo.
Sì, probabilmente il diario di Chiara Ferragni è un’ottima idea. Insieme a ogni altro diario che ci consenta di sfuggire da quello dei Me Contro Te.

 

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