Sonic Youth, la morte e la follia
Con il brano “Death Valley ’69” il gruppo di NY porta la sperimentazione chitarristica nella dimensione rock. Ricordando Charles Manson
Di laRegione
Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, disponibile anche nelle cassette di 20 Minuti per tutto il fine settimana.
Death Valley ’69 (12”, Homestead Records, 1985)
Ricorreva pochi giorni fa l’anniversario del massacro di Bel-Air e della Manson Family. Era il 9 agosto 1969.
Alcuni anni più tardi i Sonic Youth pubblicano un mini album con 5 tracce, alcune pescate nel primo repertorio del quartetto di New York (come l’esplosiva «Brother James»).
Il brano di apertura – apparso alla fine del 1984 come singolo su 7 pollici – ospita alla voce l’amica Lydia Lunch, poetessa dell’underground e della No Wave nella Grande Mela.
Il brano «Death Valley ’69» sarà inserito nel secondo disco del gruppo, Bad Moon Rising (1985), un concept album sulla morte e la follia, temi che ricorrono in tutte le composizioni. Sarà questo l’ultimo disco col batterista Bob Bert, sostituito dal notevole Steve Shelley.
Con una ventina di album all’attivo, maestri indiscussi della sperimentazione noise-chitarristica, i Sonic Youth si sono sciolti nel 2011; data che coincide anche con la fine della relazione tra la bassista Kim Gordon e il chitarrista e fondatore del gruppo Thurston Moore.
IL TESTO
Coming down
Sadie, I love it
Now now now
Death valley ’69
You’re right
(…)
You’re right you were right
I was on the wrong track
We’re deep in the valley
How deep in the gully
And now in the canyon
And now in the canyon
Out in the yonder way out in the yonder
She started to holler
She started to holler
I didn’t wanna
(…)
But she started to holler
So I had to hit it
Hit it
(…)
Deep in the valley
In the trunk of an old car
In the back of a Chevy
I got sand in my mouth you got sand in your mouth
And you got sun in your eyes I got sun in your eyes
Blind blinded
And you wanted to get there
But I couldn’t go faster I wanted to get there
But you couldn’t go faster
So I started to hit it you couldn’t go faster
So I started to hit it
I started to hit it hit it
Hit it
(…)
Coming down
Sadie, I love it
Now now now
Death valley ’69
Death valley ’69
Death valley ’69
Death valley ’69
DAL VIVO
Estratto live dei Sonic Youth mentre eseguono “Brother James”, brano apparso nell’EP Kill Yr Idols (1983) e originariamente solo in Germania dalla casa discografica Zensor.
Una versione della stessa canzone è inclusa nel 12 pollici Death Valley ’69. Nel 1995, l’EP Kill Yr Idols è stato incluso nella ristampa dell’album Confusion Is Sex (sempre del 1983), il primo vero disco del gruppo newyorkese dopo l’EP d’esordio omonimo (Sonic Youth; Neutral, 1982). Quest’ultimo un lavoro seminale nel quale la figura, le influenze e le sperimentazioni chitarristiche di Glenn Branca (scomparso nel 2018) hanno lasciato un segno profondo; sia Thurston Moore sia Lee Ranaldo collaboreranno più volte con Branca, in particolare nelle sue Sinfonie già a partire dal 1981-’82.