La Svizzera vista dagli altri: ecco la nuova guida del Touring italiano
Da Lugano a Parsenn, da Locarno al Pilatus, dalle vigne del Rodano alle castagne in Bregaglia: cosa c’è nell’ultima edizione della famosa ‘guida verde’
Di laRegione
Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, disponibile anche nelle cassette di 20 Minuti per tutto il fine settimana.
Anche nell’editoria l’importante è farsi riconoscere al primo sguardo. Le Guide Verdi del TCI (Touring Club Italiano), per esempio, puntano da sempre sul fascione color prato primaverile e sulla forma più alta che larga, perfetta per la tasca di uno zaino o di un giaccone. Poi, vediamo: altri marchi di fabbrica sono la copertina spessa e la carta patinata, così da resistere alla consultazione sotto la pioggia o durante un’umida scampagnata. E poi il dettaglio delle informazioni, dei riferimenti e delle indicazioni stradali. A fare la vera differenza, però, sono i suggerimenti, le suggestioni, le scelte fatte per raccontare una città o uno stato. Le Guide Verdi, infatti, fanno proposte, non si limitano certo a descrivere: per quello, può bastare anche Wikipedia. Questo fa ancora la differenza, anche in un’epoca oramai dominata da smartphone, social e blog di viaggio.
La riprova viene dall’edizione 2019 della Guida Verde dedicata alla Svizzera, all’interno della quale la tradizionale proposta delle località in rigoroso ordine alfabetico ha lasciato il posto a veri e propri itinerari guidati. Itinerari che coprono i ventisei cantoni e che hanno quasi sempre come punto di partenza le famose due stelle del Touring, un simbolo che dice a ogni viaggiatore che è di fronte a un’opera d’arte, un luogo o un monumento unico. Sono i luoghi da non perdere come Lugano, il Monte Generoso e Locarno con il suo Festival del Cinema nel nostro cantone, oppure Berna, Friburgo, la cremagliera del Pilatus, Parsenn nei Grigioni, il monastero di San Gallo. Alla fine, sono ben 28 le doppie stelle Touring della Confederazione, abbastanza da non avere bisogno di lasciare la Svizzera per molto tempo se si vogliono visitare tutte. Se poi si lascia l’élite doppio-stellata ci si accorge che la proposta è «esuberante», dato che al solo Ticino sono dedicate ben 30 pagine fitte di località, monumenti, musei e proposte spesso all’insegna della scarpinata e della gita, in bici o in treno.
Perché le Guide Touring non sono solo verdi, ma anche «green», cioè mirate a proporre un turismo sostenibile e poco inquinante, per cui in quest’ultima edizione abbondano gli itinerari ciclabili, le cremagliere, i treni panoramici, insomma tutto ciò che si riallaccia alla tradizione di un’associazione come il Touring, nata nel 1894 per iniziativa di un gruppo di ciclisti.
La cosa più interessante dell’edizione 2019? Le fotografie, molto meno presenti nelle guide precedenti, e soprattutto le tante curiosità proposte al lettore: gli aneddoti, i mercati e mercatini, le feste e i carnevali, il racconto delle tradizioni e delle divertenti storie e leggende elvetiche. Un mix che fa sembrare questa guida un libro da leggere, da gustare con calma, prima ancora che uno strumento di viaggio.
Anche nel tratto elvetico del Rodano le vigne sono grandi protagoniste e consentono tour di grande interesse paesaggistico ed enologico. Attenti però a non esagerare col tasso alcolico.
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