La Ficcanaso e l’arte di invecchiare malissimo
“Be’ dai, non mi dirai che sono invecchiata quanto loro? A saperlo mi lavavo i capelli”
Di laRegione
Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, disponibile anche nelle cassette di 20 Minuti per tutto il fine settimana.
Alcuni te li ritrovi davanti in pizzeria. Altri in qualche appuntamento importante che il tuo capo ti rifila all’ultimo minuto. Altri hanno oggi il potere di decidere se finanziare o no un progetto di cui tu fai parte. Sì, perché il cazzeggiatore perenne dell’ultima fila ai tempi dell’università oggi indossa la giacca elegante del manager affermato. L’adolescente che hai conosciuto al di là della Manica nella prima vacanza studio della tua vita oggi è il commerciale che cerca di venderti le sue competenze di grande professionista, in maniera solo leggermente diversa da come, vent’anni fa, ti convinceva a fuggire dalla sorveglianza degli insegnanti per spingersi fino al paese a mangiare i fish&chips. Il tizio che ci provava con la tua amica e intanto flirtava con te è ostaggio di una pizzata del sabato sera, in cui gli adulti sono in netta minoranza rispetto ai bambini. Siedono due tavoli oltre il tuo e non c’è l’imbarazzo di quando incontri un ex, ma tutta la curiosità di vedere che fine hanno fatto le persone con cui hai condiviso un pezzetto di quel tempo in cui si tornava alle quattro di mattina senza risentirne per una settimana intera.
Incontrando un ex cerchiamo di capire quanto è felice, sempre con quell’aria stupita di chi non può capacitarsi che ci sia vita dopo di sé. Rivedendo gli amici persi di vista, invece, abbiamo un solo e unico obiettivo: quantificare lo stato e la qualità dell’invecchiamento. Ne parliamo diffusamente con le amiche il giorno dopo, concludendo generalmente che lui era vecchio già da giovane e lei guadagna punti come moglie in formissima regina della pizzeria. Concludi che sembrare vecchi già da giovani è in fondo un immenso vantaggio e ti domandi, sempre confabulando con l’amica, come gli altri vedano te.
«Be’ dai, non mi dirai che sono invecchiata quanto loro? Saperlo mi lavavo i capelli e non andavo in pizzeria conciata in quel modo, ma credo in ogni caso di aver fatto la mia porca figura». Arriviamo persino a concludere che un leggero sovrappeso, in questa età della nostra vita, è un vantaggio non da poco, alleato prezioso contro il cedimento dei tessuti e la comparsa delle rughe. Perché è ovvio ed evidente: solo gli altri invecchiano malissimo.