Sulle grandi misure e le basse aspettative
Forse sui generi ci stiamo lavorando e certe cose a proposito del sesso non si sentono più. Rimane l’annosa questione dell’altezza, però…
Di Laura (la Ficcanaso)
Pubblichiamo un articolo apparso su Ticino7, allegato del sabato a laRegione.
“Io un giorno dimagrirò, ma tu non diventerai mai alto”. Uno dei nostri finali di litigio migliori non era altro che una versione disperatamente casalinga dell’arcinota battuta attribuita a Churchill, il quale, a una signora non bella incontrata a una festa che gli rimproverava di aver alzato troppo il gomito disse: “Signora, io domattina sarò sobrio ma lei resterà brutta”. Probabilmente nessuno dei complessi tipicamente femminili è realmente equiparabile a quello della bassa statura per un uomo. Autorevoli testimoni intervistati riferiscono che le canzonature iniziano nell’epoca della cattiveria più sincera e spietata, le elementari. Per qualcuno la conseguenza è un astio immotivato verso gli altri sempre più alti che non si spegne neppure con l’età adulta. Altre autorevoli fonti, frequentanti proprio le elementari, riferiscono infatti che il più basso della classe viene continuamente preso in giro. Non che gli altri siano risparmiati (“Mamma, sono la più bassa delle femmine e dicono che dimostro cinque anni!”), ma è per i maschietti che il cruccio si fa a volte insopportabile.
Crescendo la questione rischia di farsi ancora più seria. Conosco mamme di preadolescenti disperate all’idea della fine di quarantene e isolamenti vari: la fatica di recuperare le lezioni o di seguirle a distanza è niente in confronto a quella di reggere le battute dei soliti tre idioti. Peggio degli insulti ci sono solo i tentativi di ridimensionamento di madri accorate e volenterose, sempre pronte a sfoderare un armamentario di riferimenti culturali. Napoleone nanerottolo e condottiero, Dustin Hoffman, Nicolas Sarkozy, Tom Cruise, Fedez. E ovviamente Diego Armando Maradona. Le madri accorate e volenterose sono molto fiere dell’ecletticità che dimostrano citando tanti esempi diversi dove la bassezza si accompagna a un talento fuori dal comune. Il preadolescente le guarda con compatimento, nemmeno con la magra consolazione di farlo dall’alto in basso. Non vuole conquistare l’Europa, vincere un Oscar né i Mondiali di calcio. Vorrebbe soltanto tornare al gioco della bottiglia. Preferibilmente in pace.